Paolo Costa - Dell'arte poetica

.. 39 tità degli eventi , trapassando le 24 ore e più ancora; ma conoscerà che fingendo un tempo di più mesi fingerebbe cosa inverisintile, perciocchè nella rappresentazione, che dura tre ore al più, non si possono introdurre tanti casi quanti naturalmente accadrebbero nel lungo tempo supposto. Sono duu- (jUe inverisimi1i tanto le favole che in 24 ore racchiudono casi , che appena accad-rebbero in più giorni , quanto quelle che nello spazio cii più mesi diffondono un numero di casi che potrebbero natur·almente capire nello spazio di pochi giorni. Sia dunque biasimo ai severi Critici, che tengono siccome legge inviolabile il detto d' AristotiJe, e hiasimo similmente ai Ronlantici, che, un lungo spa· zio <li tempo fingendo, ci pongono dinanzi ( non potendo fare altrimenti pel _corto durare della rap· presentazione ) un numero di fatti scarsissimo, rispetto alla lun{Shezza del tempo, in che Ji fingono accaduti. Ma qui forse un qualche Romantico rni dirà: L'azione della favola è composta di molte piG· cole azioni, parte delle quali si pongono sotto gli occhi dello spettatore, e parte (che si suppongono accadute in altro luogo ) o si accennano o si narrano. Post-o ciò è manifesto che quante volt~ in una Trag·~dia, che protragga il tempo finto a più mesi, i f@tti rappresentati paiano pochi, se si porrà mente ai molti altri casi accennati o narrati, la (}Uantità de' casi si vedrà essere proporzionata al tempo, e l' inverisimiglianza sarà tolta. A chi in simile rpodo ragionasse, risponderei: Che Trage· flia sarà mai quest:-~ tua, nella quale la quanti là delle scene invisibili è snlisuratamente maggiore di quella delle vjsibili? nella quale è maggiore l' istoria che la rappresentazione? Che diresti se '

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