Paolo Costa - Dell'arte poetica

SERMONE Vedrai più d' un col mele in sulle labbra Ragionar di virtù , che un quattrinello Non torrebbe di tasca , e ai sonni un' ora Per aiuto di chi sotto le branche D' empia sorte si duol; più d' un che incensa Chi gli è in cospetto, e lo martella assente. Troverai molti , alla gazzetta istrutti , Che sputan tondo , e dan leggi novelle ... \Il' arti e alle scienze ; altri vedrai Dar menda a scrittor sommi, e, inabissanJo Virgilio e Fiacco , il cimice Pantilio Locare in ciel : vedrai nelle taverne , Per mirabil decreto di natura, Diluviar filosofi e poeti. N6tali tutti , e li dipingi in scena --- Al vivo sì che n' abbia onta e vergogna Chi nel miraglio tuo sè raffigura.. Per gradire alla plebe i motti osceni E i lazzi dei buffoni e delle F,rini Non imitar , ma la sentenza audace D' Arbustola ( ~) ricorda: ,, Io tutti sprezzo Purchè il romano cavalier m' applauda. ·,, V ' ha chi pensa che al comico poeta Non si convenga il bel parlar gentile Degli aurei tempi. -- Fuor d ' ogni costume Parlerebbero i servi, e le fantesche Coi modi di Certaldo. -· Oh , vii pretesto Di chi ignorante del natio linguaggio

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==