Paolo Costa - Dell'arte poetica

SERMONE I. T e seguitando , che i felsinei colli , E le renie campagne, e i sacri boschi Del nome di Leuconone (l) beavi , lo giovinetto al vero Giove un inno · L evai , che a te fu caro. Or sul confine Del mio corso· mortai per dir deli' arte , Onde si coglie il glorioso alloro Di che vai coronato , ordisco un carme , E a te lo porgo e sacro. Io non presuJ;Do L'ampio tema abbracciar, chè cento e cento Lingue ne sarian stanche. In vasto mare ~t\.ndrò radendo i lidi , ambizioso Di piccolo tesor. L' ardita impresa Tu , mio diletto Mecenate , aiuta : Tu negli aperti campi , a cui mi credo , Dell' umil navicella alza le vele, Che in su la spiaggia vanamente a bada Non vo' tenerti, e il mio cammino imprendo. La chio~a ornar delle pimplee corone lnvau presume temerario ingegno.

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