Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

Per intensificare la propaganda e l'attività fu prospettata anche la costituzione di succursali e di comitati locali 32 • A Ferrara i sindacalisti rivoluzionari avevano costituito nel marzo 1914 un nuovo organismo, l'Unione Sindacale Ferrarese, in opposizione alla Camera del Lavoro autonoma a cui erano iscritti sindacati e leghe di diverse tendenze. Alla scissione si era giunti dopo vari contrasti. Da a·nni i sindacalisti rivoluzionari esercitavano una indiscussa influenza sul movimento operaio della provincia. A Michele Bianchi era succeduto nel 1913, come segretario della Camera del Lavoro, il sindacalista Giovanni Bitelli 33 • Per l'opposizione dei riformisti, però, la Camera del Lavoro non aveva aderito all'U.S.I. ed era rimasta autonoma. Al congresso annuale delle leghe e dei sindacati della provincia, tenuto nel dicembre del 1913, si affrontò la controversa questione dei rapporti con le organizzazioni nazionali 34 • Con leggero scarto di voti ( 11O) prevalsero i riformisti, che già avevano votato la sfiducia al segretario Giovanni Bitelli. Costoro, tuttavia, non si sentirono di assumere l'amministrazione e la direzione della Camera del Lavoro. Il congresso, allora, ricorse ad una soluzione di com.,. promesso: affidò l'amministrazione ·ad una commissione di otto riformisti e sette sindacalisti, con due segretari singolarmente eletti da ciascuno dei due gruppi 35 , e rimandò ogni altra decisione al futuro convegno del maggio successivo, lasciando libere intanto le organizzazioni di aderire all'U.S.I. o alla C.G.d.L. 36 • Tali decisioni non furono accettate dai sindacalisti rivoluzionari; i rappresentanti delle organizzazioni dei comuni di Ferrara, Argenta, Ro, Vigazano Mainarda, spinti soprattutto dal Masotti e dal Bitelli, si riunirono e posero le basi per la c.ostituizione dell'Unione Sindacale Ferrarese, con l'elezione a segretario provvisorio di Aliprando Giovannetti e la nomina di una commissione per preparare i lavori del futuro congresso provinciale 37 • In tal modo, un'altra organizzazione si collocava accanto alla nuova Camera del Lavoro, sorta dal congresso promosso dalla maggior parte delle leghe e dei sindacati, nel quale si era votato per l'autonomi dell'organismo provinciale sia dall'U.S.I. che dalla C.G.d.L. 38 • 32 A.C.S., Ministero dell'Interno, cit., K-5, busta 92, fase. 211, sottofasc. Bologna, Ris. 4 maggio 1914. 3 3 Il giornale camerale era La Scintilla di cui si stampavano 5.000 copie. 3 4 Al congresso intervennero D'Aragona in rappresentanza della C.G.d.L., Amilcare De Ambris per l'U.S.I., l'on. Nino Mazzoni per la Federazione Nazionale dei Lavoratori della Terra. 3 5 Furono eletti Michele Bianchi per i sindacalisti e Fabio Petrucci per i riformisti. 36 A.C.S., Ministero dell'Interno, cit., busta 92, fase. 211 (I0 ), sottofasc. Ferrara. Lettera ris. 19 novembre 1913. 37 La riunione si tenne in un albergo a Ferrara il 26 dicembre 1913. A.C.S., Ministero dell'Interno, cit., busta 92, fase. 211 (I0 ), sottofasc. Ferrara. 38 Il congresso si tenne nei locali della Camera del Lavoro nei giorni 27-28 dicembre 1913. Vi parteciparono circa 15.000 organizzati, in prevalenza appartenenti alle zone dell'Argentano, Portuense, Copparese, Migliorino, Massaficaglia ed anche le otganizzazioni riformiste di Portamaggiore. Fu app.rovato con 8.960 voti l'ordine del giorno per l'autonomia presentato dall'av. Pondrelli di Bologna che fu pure eletto segretario provvisorio. I riformisti per la maggior parte erano stati tagliati fuori dall'istituzione. A.C.S., Ministero dell'Interno, cit., busta 92, fase. 211, sottofasc. Ferrara 29 dicembre 191. 53 BibliotecaGino Bianco

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