Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

Per ricostituire l'unità del movimento operaio, si promosse un congresso fra tutte le organizzazioni del Ferrarese. Ad esso, però, i sindacalisti rivoluzionari, malgrado i comizi svolti per ottenere adesioni, non intervennero, per il loro rifiuto di sottostare alle decisioni della maggioranza circa 1a linea che avrebbe dovuto seguire la nuova Camera del Lavoro provinciale unitaria. Il congresso tenuto il 1° marzo, ritenendo necessaria l'unità proletaria, approvò all'unanimità la ricostituzione della Camera del Lavoro che avrebbe dovuto agire « al di sopra di ogni tendenza sul terreno di una energica azione di classe » 39 • I sindacalisti rivoluzionari, ormai definitivamente distaccatisi, diedero assetto stabile all'Unione Sindacale Férrarese, che tenne il 15 marzo il suo congresso costitutivo, al quale erano rappresentati circa diecimila iscritti. Fra gli interv~nuti, si ricordano Pulvio Zoechi e Gino Ferrarini. Al congresso fu eletto segretario il Govannetti e si stabili di conservare, con qualche opportuna modifica, lo statuto della vecchia Camera del Lavoro e di svolgere propaganda per aumentare il numero delle adesioni specialmente fra le leghe ancora indecise del Copparese 40 • I sindacalisti rivoluzionari erano poco numerosi rispetto agli aderenti alla Camera unitaria ma, compatti, ponevano una precisa alternativa all'indirizzo dei dirigenti riformisti. A Piacenza, i socialisti costituivano il gruppo di sinistra politicamente piu forte e da essi era quasi es.elusivamente diretta l'organizzazione operaia della provincia. Una certa influenza però esercitavano anche i sindacalisti che, malgrado fossero poco numerosi, avevano una Camera del Lavoro; ne era segretario Giuseppe Sartini, ·e ad essa erano iscritte, solo nella città di Piacenza, quattordici. leghe: fornai e pastai, mattonai e fornaciai, ferrovieri, braccianti, calzolai, sorveglianti dazio, tranvieri a vapore, gasisti, spazzini, facchini, infermieri, falegnami, tipografi., lavoratori dello stato 41 • I sindacalisti, affiancati dagli anarchici, svolgevano una intensa propaganda tenendo comizi e conferenze in provincia 42 • Anche a Modena vi era una Camera del Lavoro sindacalista, alla quale facevano capo numerose leghe del capoluogo e della provincia 43 • In questa città i sindacalisti, di cui uno dei piu attivi organizzatori e propagandisti fu Ruggero Rosolino Pilo (emigrò a Lugano dopo lo sciopero di giugno), erano cresciuti di numero e svolgevano un'intensa propaganda, entrando 39 A.C.S., Ministero dell'Interno, cit·., busta 92, fase. 211, sottofasc. Ferrara, Lettera ris. del 2 marzo 1914. 40 A.C.S., Ministero dell'Interno, cit., busta 92, fase. 211, sottofasc. Ferrara, rist. 16 marzo 1914. 41 A.C.S., Ministero dell'Interno, ict., busta 86, fase. 189, sottofasc. 48, ris. 11 aprile 1914. 42 Si ha notizia di comizi a Castel S. Giovanni, a Creta per iniziativa della sociale lega dei contadini; a Piacenza in occasione dell'inaugurazione della bandiera della sezione locale dei lavoratori dello stato; a Cortemaggiore dove Alceste De Ambris inneggiò alla rivoluzione; a Nisiano, a Rivergaro dove Attilio Sassi parlò con particolare violenza contro il governo invitando i lavoratori a tenersi pronti per le lotte del 1915. A.C.S., Ministero dell'Interno, cit., busta 80, fase. 1.35, sottofasc. 48, 22 e 25 maggio 1914. 43 A Modena .fino al 1913 usd il giornale sindacalista La bandiera proletaria e se ne conoscono due numeri, 172 e 174 dell'8 e 22 marzo 1914, annuncianti comizi antimilitaristi. 54 BibliotecaGino Bia·nco

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