Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

dine e provinciali. Allo sviluppo e all'organizzazione di questa era impegnato Armando Borghi, Ettore Cuzzani e Amedeo Giovannini. Nel gennaio 1914, la Camera del lavoro aveva promosso una vivace propaganda, indicendo una serie di comizi pubblici in provincia e facendo intervenire da Parma Alceste De Ambris. A Crevalcore, e nel Comune di Molinella, gli oratori sindacalisti avevano par,ato di fronte a un folto pubblico, ribadendo l'opposizione alla tattica riformista e inneggiando allo sciopero come all'arma migliore a disposizione del proletariato per debellare la borghesia; in particolare, De Ambris aveva esortato a prepararsi alla gronde lotta a carattere nazionale che sarebbe stata ingaggiata ai primi del 191.5 27 • Inoltre i sindacalisti, impegnati a riorganizzare le leghe, cercavano l'adesione dei molti gruppi operai che si erano distaccati in seguito al fallimento dell'agitazione promossa fra i muratori nei mesi di aprile e maggio del 1912, della quale principali organizzatori erano stati Filippo Corridoni e Pulvio Zocchi 28 • La Camera del lavoro si occupava in particolare degli 'edili e preparava una loro agitazione in occasione del rinnovo dei contratti di lavoro, nella primavera del '14. Tutti i sindacalisti, in special modo Borghi e Cuzzani, in riunioni e comizi, invitavano alla resistenza e alla lotta, ottenendo in molti comuni notevoli successi 29 • Il risveglio dell'azione sindacalista nella provincia provocò la reazione · delle forze riformiste. La Federazione provinciale socialista approvò un ordine del giorno in cui accusava i « sindacalisti anarchici » di svqlgere un'opera mirante « al discredito dei principi e dei metodi del partito socialista e dei suoi esponenti e della loro azione politico-economico e sociale » e alla disgregazione dell'unità delle forze associate alla Federazione e alla Camera del Lavoro socialista. Nel ricordare i disastri economici procurati dai sindacalisti in molte zone d'Italia, si invitavano, quindi, i socialisti della provincia di Bologna ad impedire che « l'azione deleteria e disgregatrice sindacalista-anarchica riesca ad indebolire e distruggere ciò che è patrimonio e vanto del partito socialista e delle organizzazioni economiche federali poiché da tale risultato solo i reazionari e i padroni possono ritrarre un serio vantaggio » 30 • · Nel maggio 1914, durante la riunione del consiglio generale delle leghe aderenti alla çamera del Lavoro 31 , fu approvato il versamento di una quota unica per· costituire una cassa comune che avrebbe fatto della Camera « il centro d'azione ·di tutte le categorie » e « il punto essenziale di applicazione delle energie sindacali per indirizzarle all'azione diretta». 27 A.C.S., Ministero dell'Interno, cit., K-5, busta 82, fase. 211, sottofase. Bologna, telex n. 32. 28 A.C.S., Ministero dell'Interno, cit., K-5, busta 82, fase. 211, sottofase. Bologna. 29 A.C.S., Ministero dell'Interno, cit., K-5, busta 92, fase. 211, sottofase. Bologna, tel. 12 marzo 1914. 30 A.C.S., Ministero dell'Interno, cit., -5, butsa 92, fase. 21Ì, sottofasc. Bologna, ris. 11 marzo 1914. 31 Alla riunione parteciparono 175 rappresentanti di leghe di città e 82 di provincie. 52 BibliotecaGino Bianco

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