Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

i conti con i dati oggettivi nuovi che la rivoluzione di novembre e il leninismo hanno introdotto nel movimento internazionale e sul piano teorico. Anche su questo piano erano avvantaggiati i riformisti, che a partire dalla pubblicazione della lettera antileninista del M_artov (datata 16 dicembre 1917, edita sull'Avanti! del 25 e ripresa da Critica sociale, 1°-15 gennaio 1918) fanno una precisa scelta, perfettamente consentanea con le loro promesse e con la condotta seguita prima e durante la guerra. Nel corso del 1918 le forme sopra rilevate dei rapporti con le correnti non mutarono. I riformisti compirono una serie di sortite parlamentari, le piu clamorose delle quali avvennero il 23 febbraio, quando il Turati accettò il motto di Orlando: « Grappa è la nostra patria », e il 16 giugno, durante la battaglia deJ Piave. In questa occasiqne il Turati accentuò a tal punto la nota dell'unità nazionale al di sopra delle divisioni dei partiti e delle classi da dare occasione ad una memorabile manifestazione patriottica di tutti· i deputati e da meritarsi l'abbraccio del Bissolati, che piu di tutto il resto indignò i militanti di base del partito. Indignazione alla quale portò nuovo alimento la notizia che il discorso del Turati ·veniva diffuso tra le .masse dei combattenti per iniziativa del governo. La condotta parlamentare del Turati e del GPS non si esauriva certo nelle proclamazioni che divennero piu famose; essa si rivolgeva sistematicamente contro il continuo inasprimento della censura e le limitazioni imposte alla diffusione dell'Avanti!, a pro delle vittime dello stato di guerra, in · difesa continua della linea wilsoniana (o, secondo il concetto dei riformisti, zimmerwaldiana-wilsoniana), mentre continuo fu l'esplicito o implicito tentativo di separare l'Orlando e il Nitti dal Sonnino e di spezzare quell~ che appariva la dominazione del reazionario ministro degli esteri sull'intero governo. E neppure era la prima volta, come s'è visto, che il Turati o altri prendevano una posizione patriottica; ché anzi la loro coerenza in proposito era limpidissima già negli scritti e nei discorsi del 1914-'15. Ma il soffocamento sistematico di ogni altra attività nazionale del partito ev.idenziava soprattutto quello che avveniva sul fronte parlamentare, dove il GPS poteva agire in l~bertà. L'arresto del segretario del partito Lazzari e del vice segretario Bombacci (che era stato chiamato a far parte della Direzione del partito dopo il convegno del febbraio 1917), avvenuto il 24 gennaio, in conseguenza della circolare agli amministratori socialisti e di altre circolari successive (entrambi i dirigenti socialisti furono condannati XXXVIII • BibliotecaGino.Bianco ,,

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