Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

polemica si. incentra sempre sul tema del « governo migliore »; un vero braccio di ferro tra l'Avanti! e il GPS, che alla riapertura de~la Camera imposta tutti i suoi interventi sulla difesa delle prerogative statutarie del Parlamento e sulla necessità di un governo che le rispetti e le garantisca, secondo quanto era stato preannunciato e deciso nelle precedenti settimane. Fu al Turati che toccò, per i socialisti, di aprire ( 16 ottobre) e chiudere ( 25 ottobre) la discussione che sfociò nella sconfitta del ~inistero Boselli e nell'ascesa di Orlando. Al di là delle questioni costituzionali e dei richiesti mutamenti governativi il Turati veniva al punto centrale quando, esclusa la possibilità di una « rivoluzione preordinata, voluta, organizzata da un partito ai fini di parte », soggiungeva: « Ma vi è un'altra rivoluzione, un'altra guerra civile, che può scoppiare, a dispetto di noi tutti [ ... ] ; [ ... ] che può scattare dalle impazienze popolari, dall'esaurimento eccessivo, dall'acuirsi indefinito delle sofferenze, dalle disperanze ». Ed ancora, riesumando il « Né vinti né .vincitori » ( << Noi rimaniamo col vecchio Wilson, anche se egli non è rimasto con se stesso [ ... ] » ), egli paventava « la guerra civile a goccia, la guerra nella guerra, il disastro dei disastri, il disastro per voi, per noi, per tutti, in Italia come altrove ovunque prima la resistenza si franga: il disastro per l_a.civiltà ». Dopo Caporetto, proprio mentre il Turati e il Treves nel loro famoso articolo Proletariato e resistenza ( Critica sociale, l 0 -15 novembre) prendevano posizione per la difesa della patria invasa lacerando << la piccola rete delle coerenze formali ·», la censura riferisce sull'Avanti! (ora proibito in ben 19 provincie), dove il Serrati si batté inflessibilmente per la continuità dell' « opposizione socialista internazionalista », che doveva condurre al rifiuto di parteggiare « piu per questa che per quella violenza, piu per questa che quella dominazione » e si' differenziava da « ragioni di sentimento » e « considerazioni di natura contingente » (Una battuta polemica, in Avanti!, 2 novembre). Anche contro le dichiarazioni pronunziate dal Prampolini alla Camera il 14 novembre - discorso pure diverso da quelli di ottobre del Turati, il quale infatti lo trovò troppo tiepido negli incoraggiamenti alla resistenza - il Serrati (Avanti!, 20 novembre) annunciò il proprio dissenso. La ventata di paura e di nazionalismo del periodo. di Caporetto, con la formidabile pressione· politica e ideologica del momento e le numerose manifestazioni di patriottismo provenienti non solo,dai capi xxxv Bit-1 = eca Gino Bianco

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