Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

del governo Boselli e pronunciò alla Camera un discorso di saluto alla rivoluzione russa, esprimendo l'auspicio che questa fosse utile « ai fini della guerra e ai fini della pace »: il discorso suscitò una manifestazione unanime dei deputati al grido « Viva la Russia! ». Piu sottilmente il Treves, in un articolo su Critica sociale (Primavera di rivoluzione, n. del 16-31 marzo) accentuò gli aspetti sociali del movimento russo e la sua tendenza naturale alla pace: ma la Kuliscioff intervenne a modificare le conclusioni dell'articolo, che infatti nella stesura che fu pubblicata prospettavano la continuazione della guerra russa a fianco degli alleati e il rafforzamento dei contenuti democratici dell'Intesa. Sviluppando il primo giudizio, il Treves giunse ad inneggiare al <<- nuovo idealismo » che trionfava « con la rivoluzione russa e con l'intervento dell'America in Europa » e al crollo delle finalità capitalistiche e imperialistiche dell'Intesa: la storia « volge al socialismo [ ... ] giudice e padrone degli eventi che dalla guerra scaturiscono» (t 0 Maggio, ibidem, 1°-15 maggio). Lo stesso contenuto ebbero un discorso del Turati al Consiglio comunale di Milano (25 aprile) è altre manifestazioni riformistiche, che tendevano a riassorbire lo spirito di Zimmerwald nelle possibilità reali dello wilsonismo e della politica del g~verno provvisorio russo .. All'interpretazione dei riformisti si contrappose quella dell' Avanti!, con la correzione del primo pessimistico giudizio del Serrati e la considerazione della rivoluzione come di una partita politica ancora aperta, che aveva come protagonisti il socialismo e il movimento sovietico. Sia l'uno che l'altro aspetto corrispondevano ad una linea che è già precisa in Junior e non è ancora definita nel Serrati, come prova· il fatto che l'Avanti! affidava regolarmente i propri commenti al collaboratore russo, le cui simpatie per i settori socialisti non bolscevichi erano appena sfumate in una prospettiva di accordo generale dei partiti e dei settori della sinistra, rappresentanti della « Russia del lavoro ». Il punto di approdo di Junior è l'appoggio al governo di coalizione L'vov-Kerenskij-Cernov, con una netta rivoluzione rispetto alle posizioni iniziali, specie in relazione al Kerenskij. Ma per il Serrati questa è invece una fase transitoria della ricerca politica che avrebbe portato lui e l'Avanti! a solidarizzare con i bolscevichi e a dichiararsi leninisti. Una parte di primo piano in questo nuoyo orientamento ebbe la Balabanoff, che dalla Svizzera aveva raggiunto, via Germania, Pietrogrado nel mese di maggio. (In aprile anche il Morgari era partito alla XXVII BibliotecaGino Bianco

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