Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

attività del Prampolini - che col Turati era il riformista piu capace di complessa·re gli avversari di partito e piu del Turati sapeva investirsi · della missione unitaria - era stata di valido aiuto, ma il maggiore vantaggio dei riformisti era sempre la segreteria Lazzari. Commentando il convegno il Treves si compiaceva della condotta del vecchio operaista e già nemico giurato dello staff turatiano, e segnalavà il plauso rivolto al GPS da una Direzione « divisa in tre tronchi » , ( ... Essere nella realtà!, in Critica sociale, 10-16 marzo). E non era in gioço solo qualche frase del Turati, o una pura questione di rapporto tattico fra correnti e organi del partito, ma il rapporto tra internazionalismo e patriottismo, tra il movimento proletario e socialista e i valori nazionali, come chiariva lo Zibordi sullo stesso fascicolo di Critica sociale discorrendo di Patria capitalista e patria socialista. Lo scoppio della rivoluzione russa, i cui sviluppi dovevano tanto fortemente incidere sul corso del socialismo italiano, influi all'inizio solo limitatamente su una situazione che era già per se stessa in movimento. Un solo importante episodio polemico è.· da registrare nella settimana immediatamente successiva alla notizia della caduta dello zar. Il primo commento dell'Avànti!, affidato all'esule russo Vasilij Vasil'evic Suchomlin (Junior), rivolgeva l'attenzione agli sviluppi civili della rivoluzione,. e subordinava l'atteggiamento russo di fronte alla guerra ai diversi possibili sbocchi dell' « era di lotte » che si era aperta con i moti di Pietrogrado e si manifestava provvisoriamente in un governo borghese (JUNIOR, Il significato, n. del 17 marzo). Questo giudizio faceva netto contrasto con quello degli interventisti e dei nazionalisti delle varie gradazioni, che dopo il primo senso di sgomento tendeva a vedere nei fatti russi il sintomo di una ripresa piu vigorosa della guerra sul fronte orientale e se ne attendeva effetti benefici per l'Intesa e per l'Italia. Di questo stesso parer~ erano i riformisti del PSI, per i quali la democratizzazione della Russia rappresentava inoltre una coincidenza di fini sociali e di utilità sul piano di una diversa caratterizzazione del conflitto. Prendendo la parola il 19 marzo (Bandiera rossa!, ibidem) il Serrati accoglieva l'impostazione classista di Junior, ma si lasciava suggestionare dal coro osannante degli interventisti e dei democratici << guerrafondai » fino al punto da giudicare i contenuti rivoluzionari del movimento russo come già sconfitti e mortificati. · Il 23 marzo il Turati, in polemica implicita con l'Avanti! e. per non lasciare l'iniziativa ai nazionalisti salandrini, si accordò col capo XXVI BibliotecaGino Bianco

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