Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

Anche alla conferenza di Kienthal (24-29 aprile 1916}, il PSI fu presente con la stessa delegazione che si era recata a Zimmerwald, piu il Prampolini, il Musatti, il Dugoni. Intervennero in totale 43 delegati di 1O paesi. Anche Kienthal si chiuse con risoluzioni di compromesso; ma l'azione dei bolscevichi e la radicalizzazione delle posizioni dei gruppi minoritari avvenuta nel frattempo determinarono uno spostamento della frazione zimmerwaldiana di sinistra verso le tesi di Lenin della preparazione di una Terza Internazionale e sulla trasformazione della guerra in lotta rivoluzionaria di classe. Anche quella di Kienthal fu una esperienza preziosa per la Balabanoff e il Serrati, che si accostarono a Lenin, mentre gli altri delegati italiani - eccettuato forse il Lazzari, leg~to al suo ruolo centrista - manifestarono le loro riserve. Il Morgari, in particolare, riteneva di avere al proprio arco frecce ben piu efficaci per influire sul corso degli avvenimenti. Già prima di Kienthal egli aveva preso contatti con un fiduciario dell'industriale americano Henry Ford, che aveva offerto cospicui finanziamenti a scopi pacifisti.· I contatti proseguirono nei mesi successivi, fino al fallimento dell'iniziativa determinato dall'intervento statunitense nella guerra. Gli aspetti dell'affare Ford-Morgari che qui ci interessano sono due, e valgono a mettere in rilievo le incertezze di fondo dei socialisti italiani di fronte alla guerra. In primo _luogo, l'assenso che il Morgari ricevette, oltre che dal Lazzari e dal Valle, anche dal Serrati, per la continuazione dei suoi contatti (solo la Balabanoff si espresse negativamente). In secondo luogo, p piano per la pace che l'ambasciatore del PSI presentò nell'ottobre 1916 alla Missione costituita dal Ford a Stoccolma; il carattere di quel piano tipicamente morgariano si esauriva nella nobile fatuità. che aveva presieduto a tutta l'iniziativa, e colluttava con l'azione internazionale che il PSI aveva condotto a Zimmerwald e a Kienthal, nella quale andavano decantandosi le posizioni interne. In effetti, malgrado quelle incertezze e il procedere zigzagante del partito, il processo di dissolvimento dell'equivoca unità dei socialisti italiani ha nella formazione della sinistra internazionale zimmerwaldiana e kienthaliana un momento cruciale: una certa radicalizzazione della linea dell'Avqnti! nel, corso del 1916 si nota specie attraverso gli scritti del Serrati, la cui azione pratica nelle riunioni di partito non era tuttavia altrettanto chiara e coraggiosa. Quella radicalizzazione rifletteva del resto la simmetrica e contraria precisazione della linea dei turatiani e del Gruppo parlamentare nel suo complesso. XXII BibliotecaGino Bianco /

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