Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

Serrati, che spesso in buona fede travisò questa sua incertezza politica e incapacità di agire per coscienza di militante verso le sorti del proletariato, soffri piu di altri questo dramma. Per di piu agli inizi del 1915 egli sentiva gravemente pesare la carica di direttore unico del giornale e, da uomo ansioso ed energico qual era, aveva rovesciato tutto se stesso in questa travol- . . ' ' gente att1v1ta. « Le assemblee di certe sezioni socialistiche - rimproverava sul1' Avanti! - assemblee che dovrebbero essere piene di calore e di vita, e vibrare di· forte calore socialista - paiono mutate in miserrime adunate [ ... ] dove si chiacchiera di pregiudiziali, di mozioni d'ordine, di sospensioni e via dicendo » 146 • · Ma, nel frattempo, allo stes-sodirettore dell'Avanti!_ giungevano critiche di egual significato: ché se egli desiderava « calore e vita » dalle assemblee v'era ormai chi considerava giunto il momento di agire. Da cinque mesi ormai il PSI si batteva contro tutte le specie di avversari per dimostrare la propria 'ferma intenzione di avversare la guerra, ma nel frattempo da molti segni si capiva come il Governo stesse scivolando pian piano sull'orlo del conflitto: « ~ quindi onesto, logico, e coerente che alle parole seguano i fatti - scriveva Ercole Bucco a Serrati. - Noi non dobbiamo subire le vergognose manipolazioni guerrafondaie, non dobbiamo trovarci a ridosso dello stato d'assedio senza aver lanciato la parola d'ordine. Occorre quindi nel piu breve termine di tempo possibile convocare un congresso straordinario del Partito, e là decidere a viso aperto -col cartello di sfida alla mano, contro tutti i pusillanimi che ci governano » 147 • · Nella stessa Milano un gruppo di compagni « neutralisti assoluti », in vista delle elezioni per il proprio comitato direttivo di sezione, lanciava un manifesto in cui ~i riconosceva essersi perduti in << isterili chiacchiere ». « Tutto questo deve aver termine! ·Coordiniamo le nostre forze». Lo stesso principio della neutralità relativa promosso da Turati, vi veniva severamente criticato: « È tempo di agire contro ogni aberrazione nazionalista, contro ogni neutralità disposta a mantenersi tale fino a che essa sarà voluta e mantenuta dal Governo. La nostra neutralità è diversa [ ... ] è quella neutralità che se oggi viene affermata, in un prossimo domani deve essere imposta » 148 • Altre lettere giungeranno all'Avanti! in questo stesso periodo e tutte per riaffermare lo stesso principio: era inutile continuare a dire che il PSI era contro la guerra se non si esponeva il mezzo. Interessante, in tal senso, la proposta suggerita da A. Reguzzini, segretario della Sezione Socialista di Novi ~milia: « i richiamati si ribellino se richiamati in guerra e il popolo sarà con essi. Non si ritardi piu oltre! » 149 • Quale significato aveva, dunque, sbandierare ancora il mito dell'unità 146 [G.M. Serrati], risposta ad una lettera di A. Norlenghi, in Avanti!, 5 gennaio 1915. 147 Cfr. la lettera di Ercole Bucco in Avanti!, 30 dicembre 1914. 148 Cfr. il testo del _manifesto in Avanti!, 7 gennaio 1915. 149 Cfr. la lettera di A. Reguzzini in Avanti!, 9 gennaio 1915. 125 BibliotecaGino Bianco

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