Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

nella volontà dei governi nemici, magari con la illusa complicità dei loro popoli ... Noi siamo invece - concludeva - il partito della aperta discordia civile, della proclamata lotta fra le classi, e portare il Socialismo al di fuori di questo ca:mpo, sotto pretesti presi a prestito dal mondo avversario, significa ucciderlo » 132 • Era chiamata direttamente in causa la politica del gruppo parlamentare socialista: e il 28 dicembre Giovanni Zibordi, futuro deputato per il collegio di Montecchio (1 Reggio E.) alle elezioni suppletive del marzo 1915, in un lungo articolo, cosi rispondeva: « ... Può accadere (ecco la mia tesi) che i socialisti, nemici di tutte le guerre, nemici del principio nazionale inteso come « lotta » anziché come « solidarietà » delle varie nazioni, nemici delle ideologie patriottiche borghesi consapevolmente o inconsapevolmente bugiarde, usate a strumento di oppressione di classe, levate come trincea contro le rivendicazioni sociali, debbano in certe ore della Storia subire la guerra di difesa nazionale nell'interesse del proletariato e del suo avvenire, per salvare la patria - non quella della borghesia, del re, dei banchieri, dei fornitori - ma la propria patria, che va crescendo in ogni nazione quanto piu cresce e s'afforza il proletariato [ ... ] » 133 • Giovanni Zibordi aveva impostato l'articolo rispolverando la sua posizione di intellettuale, di uomo di studi' che valutava la situazione secondo le possibilità « politiche » date dal rapporto di forze nel Parlamento, senza misurare esattamente il polso del partito. Anche Serrati intervenne nel dibat.tito sulla « difesa nazionale », ma lo fece portando autenticamente con sé tutto il suo ardore di militante, con l'intento di scrutare, dietro quelle formulazioni intellettuali e quella barriera di opinioni discordanti, i veri problemi del Proletariato. « I proletari - sostenne - sanno quello che vogliono. Nelle titubanze, fra gli opposti pareri dei l9ro dirigenti, i lavoratori ·hanno visto in modo assai evidente il loro interesse di classe. Hanno visto che questa .gl)erra è scoppiata all'infuori di ogni loro desi4erio, per non chiari interessi, per losche speculazioni capitalistiche, monarchiche, militariste. Hanno visto, appena scoppiata la guerra, un affaccendarsi di affaristi, un arrabattarsi di maneggioni, un intrufolarsi di faccendieri. Hanno scorto la borghesia sempre piu accanita nella ricerca del proprio guadagno. Attorno all'albero della cuccagna della patria hanno visto ballare in una oscena ridda tutti i camorristi, tutti i bacati della finanza e della politica, arrampicantisi gli uni sugli altri per giungere primi - ad ogni costo - (nella vittoria o nella sconfitta) ad arraffare il premio appetitoso. Hanno sentito farsi piu acuta attorno a sé la crisi, la disoccupazione infierire, e la miseria piu nera assidersi tristemente nelle loro case infette. Lo hanno 132 A. Bordiga, Socialismo e difesa nazionale, in Avanti!, 21 dicembre 1914. 133 G. Zibordi, Proletariato, patria e guerre di difesa, in Avanti!, 29 dicembre 1914. 121 Bib , ~ca Gino Bianco

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