Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

compito, già di per se stesso assai difficile, è fatto difficilissimo dalla incerta condotta di qualche compagno nostro che in quest'ora avrebbe il dovere di assumere una posizione schietta e risoluta » 105 • La polemica con Mussolini A ciò s'aggiunga il nemico dell'altro fronte: Mussolini. Nonostante le defezioni qualitative il partito ancora resisteva nel suo complesso e le manifestazioni pacifiste erano ancora affollate. L'attività di Serrati in questo periodo fu infaticabile: ogni giorno dibattiti, comizi, conferenze contro la guerra e sempre accolto entusiasticamente. ·Per la domenica del 13 dicembre il PSI aveva organizzato una giornata nazionale di comizi e dimostrazioni in tutta Italia contro la disoccupazione. Commentava l'Avanti!: « ... o provvedere seriamente o vedere il proletariato insorgere in un'ora tragica della storia » 106 • Quel giorno Serrati si recò in una palestra di Parma per un pubblico contraddittorio con Mussolini che - stando alle notizie dell'Avanti! - già aveva incontrato il 3 del m,ese nella sala del San Michele di Verona 107 • Il Direttore dell'Avanti!, prima di recarsi nella cittadina emiliana, era stato informato di quanto si preparava dai sindacalisti mussoliniani. L'Avanti! stesso aveva pubblicato che gli uomini della Camera del Lavoro stavano assoldando la teppa, i mazzieri. « Ma, riferisce il cronista, volle venire ugualmente sia perché è dovere dei socialisti portare dovunque la nostra parola di avversione alla guerra - portarla anzi nei luoghi dove pare abbia maggiore presa la propaganda interventista - sia perché bisogna dare noi socialisti l'esempio che non temiamo le violenze, da qualunque parte ci vengano, quando si tratta di affermare i principi primi del nostro partito » 108 • Una folla di duemila persone gremiva la palestra né Serrati manifestò una qualsiasi « tendenza ad indulgere -» - come vorrebbe insinuare il Paoloni 109 • Salito alla tribuna dopo Mussolini « quando già erano volati i primi pugni, ombrellate e bastonate », Serrati lanciò dritte le sue accuse. Ripropose anzitutto la critica verso il Gruppo parlamentare socialista, già elaborata in quei giorni dall'Avanti!: deplorò che altri « piu di lui noti e piu violenti non scendevano fra mezzo il popolo a contrastare questa folle predicazione di guerra ». Quindi attaccò direttamente gli interventisti sostenendo che « è guerra capitalista (quella) che oggi si combatte, guerra borghese ... ». 116 10s g.m.s., risposta ad Aladino Bibolotti in Avanti!, 3 gennaio 1915. 106 G. Bianchi, Contro la disoccupazione, in Avanti!, 13 dicembre 1914. 101 La notizia è riportata dall'Avanti! del 4 dicembre 1914. 10s Cfr. il resoconto del Tumultuoso comizio di Parma, in Avanti!, 14 dicembre 1914. 109 F. Paoloni, op. cit., p. 246. BibliotecaGino Bianco

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