Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

uno stato d'animo di dubbio e d'incertezza assai diffuso tra i compagni - prospettava come rimedio: « occorre, a mio avviso, che si convochino straordinariamente e d'urgenza, il ,Congresso Nazionale, il PSI, la CGL, l'USI, il Sindacato ferrovieri italiani e la Federazione Nazionale dei Lavoratori del Mare. Il grande Congresso od i singoli congressi dovrebbero essere convocati per lo stesso giorno nella stessa città (B9logna o Milano) con un solo a capo all'ordine del giorno: Azione del proletariato contro la guerra borghese ». Serrati non si senti contrario alla proposta del .Bibolotti, anzi vi aded di « tutto cuore ». Era sinceramente convinto che la grande assise di tutto .il proletariato socialista, irremovibilmente fermo nella sua avversione contro la guerra, avrebbe avuto una grandissima ripercussione sulla politica nazionale. Ma ogni pur minima novità doveva, secondo lui, forzatamente inserirsi nei programmi d'azione della Direzione. ·Non comprendeva_che il difetto stava proprio lf, in quella predicazione ossessiva per le agitazioni quotidiane, sènza dedurne un piano di ben coordinata azione politica: il che equivaleva a predicare apatia e sufficienza. « C'è chi ritiene opportuna una grande manifestazione nazionale », ma « la decisione intorno a questa proposta -· precisava Serrati - spetta alla Direzione del partito e noi non vogliamo certo sostituirci ad esso. Per conto nostro, dichiariamo fìn d'ora, che ove la Direzione accettasse l'invito ne saremmo veramente lieti » 103 • D'altro canto il direttore del quotidiano socialista mai come allora si sentf disgustato della condotta e della apatia dei parlamentari socialisti i quali costituivano la vera palla al piede per una lotta a fondo a favore del neutralismo « assoluto ». Basti considerare che alla stessa votazione nominale per la « dittatura finanziaria » da concedersi al Ministero Salandra, aveva partecipato meno della metà del gruppo parlamentare! Profondamente disgustato e preoccupato in paritempo, per l'ingrossarsi di quei mali che da anni addietro aveva già denunciato .(clientelismo, arrivismo, elettoralismo, carrierismo) Serrati, quasi in un impetò di rabbia, sferzò le sue accuse piu violente: « È ora che le organizzazioni socialiste dicano che cosa intendono fare di fronte a quei tali deputati che nei periodi elettorali si mostrano pieni di tutto l'ardore socialista e non appena eletti dimenticano ogni loro dovere. Una epurazione è indispensabile, ·s'impone» 104 • Ma l'invito rimase nell'aria ed egli continuò d'allora a :fingere nell'Avanti! una concordia che non esisteva. Al massimo, attraverso lettere ai compagni che sentiva sentimentalmente piu vicini, riferiva tutte le sue preoccupazioni ed ap.sie per la c9ntinuità del « suo » Avanti!. Proprio in risposta alla lettera di Bibolotti confessava: « Chiamato dalla fiducia della Direzione del partito a reggere in questo momento tanto grave, le sorti del nostro Avanti, io sento che il mio 1914. 103 [G.M. Serrati], Per una grande manifestazione contro la guerra, in Avanti!, 9 dicembre 104 Cfr. il commento redazionale, certamente del Serrati, alla lettera di « Un compagno» di Biella, in Avanti!, 13 dicembre 1914. 115 BibliotecaGino Bianco

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