Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

col proletariato sia per strappare la riforma, sia per guidare l'insurrezione » 92. Serrati quindi aveva delineato in termini di alternativa essenziale quella che sarebbe stata, senza alcun dubbio, l'azione del PSI: la<<guerra civile » nel caso di intervento e l'appoggio a qualsiasi moto popolare. Respirava però nello stesso articolo l'anima del riformista; un peccato non deliberatamente commesso da parte di Serrati, ma che nasconde l'inevitabile aggancio a tutto un socialismo di maniera, da « Quarto Stato », consacrato dai quadri egli richiama quei .moti lontani (perché non citare come indicazione di lotta di Pelizza da Volpedo e dalle agitazioni « novantottesche ». Non per nulla piu recente e percepibile « la settimana rossa », gli scioperi di Torino del '12-'13?) che, pur nella loro purezza di ideali, avevano denunciato in fondo un metodo di lotta (« Strappate le riforme ») che egli non rinuncia a scartare. E se è indiscutibile che egli - come pochi - ebbe la capacità di parlare alle masse e comunicare con esse, va pure riconosciuto che la sua oratoria non poco risenti di tutta •qùella retorica missionaria e apostolica che l'aveva spinto. ad abbracciare il socialismo... « Noi non vogliamo essere soli - ecco il suo credo -: noi amiamo anzi sentire alitare intorno alla azione nostra il palpito della massa innumere dei diseredati; vogliamo che la nostra azione quotidiana abbia vita e calore, non dalle nostre vibrazioni egoistiche, dalle soddisfazioni meschine del nostro io, ma dal consenso della classe che muove alla indeprecabile conquista del suo domani » 93 • Per tutto il mese di dicembre Serrati si lanciò - come mai piu farà - in una estrema predicazione «rivoluzionaria». Ogni campo era buono perché il partito accentuasse, vivificasse l'azione antiguerresca. « I giovani si pongano alla testa, invadano i comizi. dei guerraioli, vi distribuiscano i nostri _foglidi propaganda, vi lancino il nostro grido di protesta, oppongano alle dimostrazioni di nazionalismo - anche di quello mascherato da rivoluzionario - le dimostrazioni del socialismo internazionale ». L'invito si . allargava ai sindaci, ai consigli provinciali e comunali, a tutti i socialisti investiti di pubbliche cariche, ai compagni deputati: « ... scendano fra il popolo a sbugiardare le fiabe del nazionalismo... e ricordino che la massa operaia non li ha eletti perché si tramutino in gretti emarginatoti di pratiche, nia perché diano maggior vigore alla nostra lotta » 94 • I toni violentemente accesi dell'articolo, non firmato, rendono in un primo momento incerta l'attribuzione. (Proprio negli .stessi giorni, del resto, Bordiga _su Il Socialista usava la medesima fraseologia, nel rimproverare Treves di aver rinnovato in Parlamento - (il 4 dicembre) - la solita sofistica dichiarazione della adesione socialista alla guerra di « difesa ») 95 • 92 Ibidem. 93 [G.M. Serrati], L'incidente è chiuso, in Avanti!, 1° dicembre 1914. 94 [G.M. Serrati], Socialisti serriamo le file, in Avanti!, 5 dicembre 1914. 95 A. Bordiga, La concordia di lor signori, ne Il Socialista, 1° dicembre 1914. 112 BibliotecaGino Bianco

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