Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

tare dell'Avanti! significava per Serrati, - « intransigente », soprattutto di carattere - rinnegare di un colp9 anni di lotta, di sacrifici. Stavolta Serrati non poteva tacere: a lui solo ora rimaneva la guida della corrente estremista ma soprattutto era fra i pochi che conoscevano piu profondamente Mussolini. Serrati direttore dell'Avanti! Coine è noto, subito d~po l'editoriale dell'Avanti! (18 ottobre 1914) sulla necessità di passare Dalla neutralità assoluta alla neutralità attiva e operante, si riuni a Bologna, e precisamente il 19 e 20 ottobre, la D1rezione del Partito, dove fu esaminato il mutamento della posizione di Mussolini. Fin dalla prima sera costui, per mettere le mani avanti, avverti che se dalla maggioranza non fosse stato accolto un suo ordine del giorno per la neutralità relativa si sarebbe dimesso da direttore del giornale. Ma - per la prima volta dopo Reggio Emilia - non riusci a prevalere. Furono decisamente contrari Lazzari, Velia, Ratti, Smorti, Bacci e la Balabanoff; titubanti Zerbini e Della Seta, çhe poi si uniranno alla maggioranza. Ma il piu inflessibile di tutti, a memoria della Balabanoff, fu Giacinto-Menotti Serrati che « ... ancora una volta ... mise il dito sulla piaga, dicendo: Mussolini non può restare neppure un'ora direttore dell'Avanti! e membro della Direzione del Partito » 39 • Mussolini rimase solo. L'ordine del giorno da lui presentato piu tardi che prospettava la possibilità per il partito, nel caso di guerra, di coordinare la propria azione, « a seconda degli avvenimenti », non ebbe · altro voto che il suo. L'Avanti! del 21 ottobre, dando notizia delle accettate dimissioni di Mussolini, comunicava che la Direzione aveva a·ssunto l'incarico della « continuità redazionale » del giornale, affidandone il compito a Bacci, Lazzari e Serrati, giunti la sera stessa a Milano. Il 22 ottobre l'organo del PSI già annunciava che i nuovi compagni chiamati dalla Direzione del Partito a dirigere il giornale « ... assumeranno il loro ufficio oggi stesso ». ·Serrati, già Segretario della Camera del Lavoro di Venezia e direttore del settimanale Il secolo Nuovo, si trovò cosi a dover assolvere questo nuovo incarico, assai piu ii;nportante, del resto, degli altri due. E, se pur nominalmente la resp·onsabilità direzionale era stata affidata anche a Lazzari e Bacci, a lui soprattutto toccò assumersene l'onere: il primo, infatti, per il suo incarico di Segretario del Partito, era costretto il piu delie volte, a rimanere a Roma presso la sede direzionaJe di via del Seminario, l'altro aveva già toccato i 57 anni e rimase per lo piu relegato alla sola fun3 9 A. Balabanoff, Ricordi di una socialista, Roma, 1946, p. 64-65. 95 Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==