Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

il 17 poté comunicare al Ministero il ripristino completo del serv1z10 ferroviario. Il Sindacato Ferrovieri aveva mostrato con l'esitazione iniziale e con il successivo comportamento di essere esclusivamente un organismo di categoria i cui interessi erano principalmente volti ad ottenere miglioramenti economici immediati e non al rovesciamento delle strutture dello stato. La partecipazione dei ferrovieri allo sciopero, infatti, oltre ad essere stata scarsa, soltanto nell'Emilia-Romagna aveva assunto un carattere rivoluzionario, che ben presto però si era esaurito in una lotta di tipo rivendicazionistico. Con l'agitazione dei ferrovieri si chiudeva il vasto moto della settimana rossa; in Romagna infatti tutto era cessato tra 1'11 e il 12 giugno, e ad Ancona, dopo un'ultima esplosione a carattere insurrezionale, il mattino del 13 era ritornata la calma.. Il ripensamento dei fatti di giugno e la genesi dell'interventismo sindacalista Al cessare dello sciopero, il piu clamoroso per intensità ed estensione che si fosse fino allora verificato in Italia, seguirono aspre polemiche tra le forze dell'estrema sinistra in merito alle responsabilità avute durante l'azione. Un coro di accuse si levò, in un primo momento contro la C.G .d.L. poiché ai rivoluzionari, soprattutto anarchici e repubblicani, era sembrato che l'improvviso ordine confederale di cessare l'agitazione, avesse stroncato un movimento destinato ad ulteriori sviluppi. Di fronte però alla dura reazione del governo, all'offensiva della stampa liberale e cattolica, agli attacchi violentissimi dei nazionalisti che. chiedevano condanne esemplari, i gruppi dell'estrema avvertivano il bisogno di attutire i contrasti. « È l'ora questa - scrive L'Internazionale del 4 _luglio -. nella quale occorre che il proletariato ed i suoi istituti tengano i nervi a posto armonizzando il bisogno di energia con quello dell'avvedutezza. Il governo, istigato com'è dalle correnti peggiori della borgh~sia reazionaria, potrebbe anche illudersi che questo è il momento buono per lui per spingere i sovversivi ad una lotta disperata » 102 • Ispirato a questo diffuso e istintivo senso di coesione proletaria, si tenne nella .Camera del Lavoro di Roma, dietro invito del Sindacato dei ferrovieri, un convegno fra le organizzazioni economiche e i partiti politici 103 • Dalla riunione risultò un accordo tra i partecipanti sull'opportunità di 102 L'Internazionale, 4 luglio 1914. Secondo l'articolista, il governo si trovava tra due fuochi, « da una parte i nazionalisti, preti, .tutte le spie che in quei campi vegetano che chiedono corda e m~nette, dall'altra l'incognita costitµita dall'atteggiamento che potrebbe assumere il proletariato di fronte ad una piu vasta reazione ». 103 Al convegno parteciparono i rappresentanti della Camera del Lavoro di Roma . e del Sindacato Ferrovieri, dei Lavoratori del Mare, della C.G.d.L., dell'U.S.I., dei partiti repubblicano e socialista, degli anarchici ed inoltre la Camera del Lavoro di Bologna e il sindacalista Mantica. Cfr. Lettera romana (Reazione e controreazione) ne L'Internazionale, 4 luglio 1914. 69 BibliotecaGino Bianco

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