Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

fu ricevuta dal prefetto ed invitata a desistere dalle agitazioni di cui tutta la popolazione era ormai stanca. Anche a Ferrara, mentre il lavoro era stato ripreso in città e nella provincia, i ferrovieri continuarono nello sciopero « non credendo alle decisioni del Sindacato », « e ciò pare - scriveva il prefetto - per suggestione comitato di Bologna, che vorrebbe far credere tale dichiarazione inesistente e pubblicata solamente per trarre in inganno la 1nassa ». In un comizio del 13 giugno, a cui partecipò il segretario dell'U.S.F. Alibrando Giovannetti, i ferrovieri discussero i loro problemi economici e conclusero d « continuare nello sciopero finché non fossero accordati i miglioramenti richiesti » 96 • Analogo fu il comportamento dei ferro vieri di Modena 97 • Anche a Piacenza, sempre il 13 giugno, un gruppo di ferrovieri deliberò su proposta di Pulvio Zocchi, di riprendere lo sciopero, ma il servizio ferro viario prosegui normalmente perché la maggioranza era contraria 98 • I sindacalisti, resisi ormai conto del fallimento dell'azione rivoluzionaria, indirizzarono i loro sforzi nella continuazione delllo sciopero di categoria. Cogliendo l'occasione propizia, avanzarono le richieste economiche dei ferrovieri e tercarono di ottenere n~i loro niguardi l'impunità dalle sanzioni previste. Nell'affollato comizio con circa 2000 intervenuti, tenuto la notte del 15 giugno a Bologna, i dirigenti della Camera del ·Lavoro sindacalista promisero la solidarietà di tutto il proletariato, mentre il ferroviere Enrico Pedrini, uno dei maggiori agitatori della sezione bolognese, assicurò che lo sciopero sarebbe stato ripreso dappertutto a cominciare da Napoli. Anche per la notizia che le ferrovie secondarie continuavano l'agitazione. Si deliberò quindi di proseguire nello sciopero ad oltranza 99 • Di fronte all'aperta ribellione delle sezioni di Bologna e dei centri vicini, il Comitato del Sindacato di Ancona, nell'ordine del giorno del 15 sera, invitò a cessare ogni movimento per dar prova « di disciplina » e assicurò la proclamazione dello sciopero generale qualora il governo avesse preso misure repressive nei confronti dei ferrovieri 100 • Il 16 giugno, finalmente, i ferrovieri di Bologna decisero di riprendere il lavoro ed altrettanto deliberarono quelli di Ferrara dopo un'agitata riunione presso l'Unione Sindacale Ferrarese 101 • Il prefetto di Bologna 96 A.C.S., Ministero dell'Interno, eit., C-2, busta 82, fase. 186, sottofase. 24, telex 14 giugno 1914. 97 A.C.S., Ministero dell'Interno, cit., C-2, busta 86, fase. 189, sottofase. 48, telex 14 giugno 1914. 98 A.C.S., Ministero dell'Interno, eit., C-2, busta 86, fase. 189, sottofase. 39, telex 14 giugno 1914. 99 A.C.S., Ministero dell'Interno, cit., D-2, busta 87, fase. 189, sottofase. 11, telex 16 giugno 1914. 100 Resto del Carlino, 16 giugno 1914. 101 A.C.S., Ministero dell'Interno, cit., D-2, busta 87, fase. 189, sottofase. 11; busta 87, fase. 189, sottofase. 14, telex 16 giugno 1914. 68 BibliotecaGino Bianco ·

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