Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

. soluzione della controversia soltanto attraverso un'azione genera~e di tutta la classe operaia ed affermavano la necessità di ricorrere al sabotaggio e all'ostruzionismo. Il sindacalista Sartini, segretario della Camera del Lavoro di Piacenza, parlando ai ferrovieri in un comizio il 7 febbraio, assicurò che essi avrebbero potuto contare sull'appoggio del proletariato di tutta la città, per lo sciopero e per l'ostruzionismo 53 • A Parma in un comizio privato di ferrovieri tenuto nella Camera del Lavoro, fu ribadita la volontà di condurre la lotta fino in fondo e fu votato un ordine del giorno in cui la « cittadinanza » si dichiarava « incondizionatamente solidale con i ferrovieri » qualunque forma di agitazione avesse adottato 54 • Nel marzo, il governo, continuava a sostenere, da· una parte, che le richieste erano eccessive, che il bilancio esausto non permetteva di affrontare nuove spese e, sorretto dalla stampa borghese, si appellava al patriottismo della categoria perché non creasse difficoltà alla Nazione; minacciava dall'altra di intervenire in maniera energica se i ferrovieri fossero ricorsi allo sciopero. . · Di fronte a tale atteggiamento il Sindacato, il 31 marzo, inviava un appello ai lavoratori d'Italia che concludeva: « Sino a quando la nostra lotta si svolgerà nel campo delle competizioni economiche, vincitori o vinti che siano i ferrovieri, essi non chiameranno in aiuto il proletariato d'Italia; la nostra organizzazione ha forze bastevoli da fronteggiare ogni evenienza. Ma il giorno in cui il governo intervenisse violentemente, cercando di mettere la nostra classe in condizioni di inferiorità di fronte all'amministrazione delle ferrovie e si volesse in tal guisa recare oltreggio alle organizzazioni operaie tutte, allora la solidarietà che ci è stata spontaneamente offerta deve entrare in funzione» 55 • Era una chiara minaccia allo sciopero generale. · Pronti alla lotta, ferrovieri e gruppi politici attendevano ai primi di aprile le dichiarazioni di Salandra alla Camera in occasione del discorso di presentazione del suo governo. Il Presidente del Consiglio e Ministro degli Interni comunicò che avrebbe provveduto ad aumentare le pensioni, rivedere gli orari di lavoro, i turni di servizio e di riposo, ad elevare il minimo delle piu basse paghe e a riesaminare l'ordinamento delPazienda. Il Sindacato però giudicò imprecise ed insufficienti le promesse governative e richiese una risposta piu chiara, riaffermando, in un ordine del giorno approvato dall'assemblea riunitasi il 3 aprile, che i ferrovieri erano decisi a ricorrere ad ogni mezzo pur .di ottenere giustizia 56 • Anche gli altri gruppi sindacali e i partiti di sinistra concordemente 53 A.C.S., Ministero dell'Interno, cit., D-2, busta 86, fase. 189, sottofasc. 48, 54 A.C.S., Ministero dell'Interno, cit., D-2, busta 86, fase. 189, sottofasc. 44, telex 8 febbraio 1914. 55 Comunicato del Comitato Centrale Esecutivo del S.F.I., Ancora 31 marzo, Avanti!, 2 aprile 1914. 56 Ordine del giorno del Comitato Centrale Esecutivo del S.F.I., Ancona 3 aprile, Avanti!, 4 aprile 1914. 58 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==