I volontari nel Tirolo

54 Biblioteca Patriottica XL IN VIAGGIO. - TIARNO. Fu un viaggio jnfernale. Veniva l'acqua come Dio la mandava Hecondo che usa in Tirolo, e dovevamo inPrpicarcì per i · monti, valicare dal lato opposto, e scen1ere giù a Tiarno . Ma che 'monti ' che straducole! che viottoli! Con l :t coperta in capo come si fosse fantasmi, col fuc:le a tracolla (jnvece di cigna come l'hanno i soldati, adoper·avamo i fazzoletti da collo che ci passava l'amministrazione) bisognava aiutarci colle mani e coi piedi, e a certi mome.nti tenersi uniti ben ·bene pe:· . uon sdrucciolara di sotto. Cresceva sempre la pioggia, e in molti punti s t formava. 1n torbidi torrentacci cbe dovevano p :tssare. Qua e là si vedevano in terra una qua .tità di foglietti bruciacchiati: er~no luoghi di dove gli austriaci, tre giorni innanzi, c1 avevano fulminato con Je loro infallibili carabine Dopo un andirivieni di sco di ere at ide e d1rupate, passammo in mezzo a t'o ti boschi d'alberi giganteschi, e fra ma ~chte selvatiche do"'te crescevano fongbi d'una gran- . dezza straordinaria. L'unico segnale che cotesti _ erano luoghi, di dove talvolta gli abitanti dei vicini pa€Sj transitavano, appariva da un'Jnfinità di corn.ic! in rozzo le· gno corlfl~cate negli alberi, e dentro alle cornici immal!ini di Hanti, di Madonne, di Gesù bambini, di Gest\ nel- . l'Orto, d1 Gesù crocitì si; una quantità così sterminata, da regalare una collezicn,e completa di V1e Crucis a tutte le chiese e le chie ~:noe della mia be:la Firenze. Cotesta sera jo mi sentivo malissimo. Lo strapazzo dei giorni pas..;ati, il freddo aeutissimo delle notti dormite al serenn, tutta quella p ogg a che arrivava già alle c~rni (erano quattr'ore che si marciava seuza fermarsi un momento) mi mettevano nell'ossa un bdvido acuto, mol~sto,

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