I volontari nel Tirolo

52 Biblioteca Patriottica ordine espresso ,di tirare al minimo movimento che si vedesse fra gli alberi. La sentinella, fedel~ alla cons~gna, appena sente muovere le frasche a lza il ùaoe e sta per prendere la mira, ma si ferma a un tra Jto rattenuta da una bestemmia pronunziata in puro ìta,liano Era nientemeno che un maggiore garibaldtno. H quale disse che da quella parte appunto avevaao messo il quartier generale di Garibaldi. Il che significa che c'era il caso di ammaz- -- zare quanti ufficiali sarebbero passati di là. Con questa mirabile assennatezza venivano distrl bui·ti gli avamposti! E fosse . stato lì tutto ìl guaio ! ma se io dirò che appunto in una delle preC!eden ~i sere due pattuglie di garìbaldini, mandate a perlustrare, s'et ano scoperte a una certa distanza pel rumore dei passi e dei fucili, s'erAno fatta contro più d'una. scarica rimanendo feriti sei o sette, e si accorsero dell'errore soltanto ·al momento d'incrociare le baionette e di maeellarsi ~ Coteste scene deplorabìll accaddero più di una volta, e gli spedali raccolsero garibaldin1 feriti da piombo italiano. Stemmo in Condino due gi•rni, e 11 tempo fu speso .a rimettere in ordine le compagnie sèonquassate dalla bat· taglia. La ~4. a era rimasta con un sergente solo, due ca· porali e il 'tenente Berebe, ~l quale sì permettev·a di farci di quando in quando qualche discorso, che noi salutavamo con le parole sacramentali : « Annacqualo ! viva la macchina del Buggiani! » Ci venne assegnato un capitano, ·poi il nuovo maggiore del battaglione che en· trava al posto dell' infelice Lombardi. Si chiamava Tanara, uomo simpatico e coraggioso, che ci ammanni un bel discorso anche lui, encotniando il nostro valore nella gloriosa giornata del ' '16, augurio di più li~ti giorni e dì più splendide vittorie. Dovevamo andare avanti (egli disse) per quei paesi difficili e perigliosi, che il nemico avrebbe difeso accanitamente, ma poi ci sarèbbe' toccato il premio ·di tanti sacrifizi, avremmo debellato l'orgoglio tedesco,' e l'Europa meravigliata ci applaudirebbe. A tutte queste parole non manca-vano ·mai applausi; ma c'era sempr~ lo scettico il quale ' tentennando il capo diceva : « Purchè la v ada a finir bene ! per me, · i' la veggù b,ruttina parecchio. » · Finalmente una sera verso le ventitrè, viene l'ordine a tutto il reggimento di preparal'si alla partenza, èhè si ha da andare alla busca degli a.ustriach Ogni cosa era

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