I volontari nel Tirolo

.. l 30 Biblioteca Patriottica lenzio, e Ql!Uardalì.do fisso fisso il chiarore, m'accorsi 'di di che si trattava, e volendo fare il corag-gioso i\tt~rruppi con queste parol~ ogni discor3o : « Ebbene, cornu . que sia, s' è chiacchierato abbistanza. Signor ser6ent, mi permetta che vada là. io, e vado sol.o volentieri arrestare quel fuoco . 8e è davvero un tedesco, lo stend mortu. )) - « Che cosa, dice m~i? (eeplicò 11 buon s~ gente) Si vuole esporre le t a tanto pericolo? Zitti tutt' · e stiamo a vederd quel che suècede. » Ciò detto, co ' quanta voJe aveva in gola gridò uno sgan~herato: alto chi va là~ che fece rintt·onare tutti gli echi del monte Allora io, con una grande risata J•isposi: Ma lei è pazz a gridare a quel modo! O non vede che il fuoco è n1ent altro che una. lanterna lasciata pet' terra ? » Si guardarono tutti ·in viso, e fattisi coraggio corser ' là dove si vedeva brillare quel punto l'uminoso. Ed er infatti una lanterna, una specie ·di Jampani no~ abband · nato forse da una pattuglia nemica, forie da qualc e montanaro. . Quel chi va là! del sergente, gridato i a m0d,o eo e avessimo a venti passi il nemico, poteva esser" peri o- , loso, giacchè le fucilate verso la mattina ripigliavano on ma.ggiore frequenza, e Jontano lontano si sentivano le trombette del reggimento che pareva destassero i vooon- ~ari co'n ma.,ggior premura e con più ressa del solito. Cessava intanto la piogg~a, si vedevano nel cielo i primì . , albori, poi il chiaro giorno, ma le montagne che aveva[Do a ridosso c' impedivanù di ·riconfortarei coi prjmi raggi del sole. Il freddo della notte ci faceva per solito un efr fetto curioso: aguzzava r~ppetito dei nostri stomach'i d'acc1aio. Fac~mmo danque 'cassa comune, e al primd paesano che capitò (era il proprietario dellP casetta che\ · aveva servito coma caserma) confidammo il nostro te- \ soro, pflrchè andasse in paese a provvedel--ci la colazione, dopo avergli fatto giurar~ ch'egli non era un ladro, e non ci avrebbe derubati di quei pochi soldi. Ohimè! se n'era partito da circa una mezz'or·a, quando si sentono a un ' tratto gli sq ailli delJe trombe che ci chiamavano fretto· losamente di là dal nume. Il pensie'ro d' una battaglia , prossima fu vinto dal dolore di dover perde:-e i dénari e Ja colazione; sicchè sp~euti, affamati, irritatissimi scen- 1 demmo giù, passammo il ponte, e rag~ungemmo il grosso del reggtmento. , .. ' 4

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