I volontari nel Tirolo

I volontari nel Tirolo 25 compagnia) si bagnarono nel lago, cantammo, ci bisticeiammo, facemmo il d.ia volo a quattro. Quel sorriso delle acque, della terra e del cielo pareva ci ringagliardis.Se, e r1temprasse la nostra fibra già stanca deUe lunghissime e di rado interrotte camminate. Le trombet~e suonano: è il momento di partire. Diciamo addio con rammarico a quel caro paese, oltrepassiamo Anfo, traversiamo A venone, lasciamo indietro tante altre piccole borgat~, di cui segnavo i nomi in un taccuino ehe andò più tarii involto nelle acque del Chiese, finalmente ci si annunzia. distante un miglio il Tirolo, e arriviamo al Caffaro ch-e segna da quella parte l'antico confine italiano. Come i Crociati della Gerusalemme, salutammo la terra delle nostre battaglie future con gl·ida di giubbilo e con fragorosi evviva. Qualcheduno intuonò l'Inno di Garibaldi, quell'Inno Che tanti petti ha scossi e ìnebriati, e a tutta corsa valicammo il confine. Era già stato conquistato a prezzo dt s·angue alcuni giorni prima, sicchè ci era dato continuare por un buon pezzo di strada senza incontrare il nemico. Ma eravamo già sopra la sua terra; quei monti, quei fiumi, quei paesi per dove passavamo non erano più in potere dell'Austria, e noi, per la massima parte giovani inesperti delle cose di guerra, ci but. tavamo là alla ventura, andavamo a sfidate l'agguerrito nemico neHe sue stesse tane, noi a. malapena ~trmati? senza artiglierie, col solo coraggio che infonde la santità della causa che ci aveva portati a combattere. Ci avevano detto che qu6sta volta i tedeschi non hanno paura della camicja rossa? Tanto meglio! ci troveremo in facaia un avversario degno di , noi. Erano press'a poco questi i pensieri che si affollavano alla nost1~ mente., in quel f>l'*imo e facile ingresso del sesto regg~ento sul territorio tirolese. , Tornammu a vedere montagne altissime, d'una bellezza e insieme d'una terribilità .meravigliosa. Tutto era mu"" tato attorno a noi. I campj, coltivati e messi in man1era diversa dalla nostra; le case non più di materiale come nella provincia bresciana che allora allora lasciavamo,

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