Memorie di un garibaldino

; Memorie di un Garibaldino 11 fatto è che dalle tre dopo mezzogiorno fno alle dieci di sera, .a breve distanza da Ancona, la pioggia non cessò un minuto solo. L'ingresso nella Capitale delle Marche non fu dei più brillanti. Par~va d'entrare in un deserto: buie le strade, chiusi i caffè, nessun jndizio eli bettole e di r ivendite: qualche pallido lume si vedeva baluginare qua e .là ne l l~ case, qualche testa copert a da un berretto da not te faceva capolin,o ai balconi. L 'appetito e il sonno fnrono sempre la lex suprema dei Vo lontari, siccbè appena messi a rango jn una pjazza, furoao tn v iati parlamentari per destar-e a colpi negli us~i i padr·oni e i garzoni delle Osterie. Fu un diavoleto da non si ridire. Gli anconitani, 'svegliati al rumore, scendevano nelle vie, e facevano alla megUo le loro scuse afferman.do che non eravamo aspet~,ati a quell'ora. Si aperse e s'illuminò una bet)tola, poi una seconda, una terza e via via: t.utta la città er a in mot(': pareva che fosse il mezzogio.eno. ' Dopo essersi rjfocillati, i p1ù entrarono in una chiesa a dormire, altri rimasero a gozzovigliare, mentre alcuni si avviarono alla riva. Io seguitai questi ultimi. Il tempo s'era rifatto: il cielo .ammantato d.i stf-lle avea preso quello splendore così bello, quella 'purità così smagliante ~he succede sempre al temporale, e la luna col suo faccione pieno e ridente si J:lifletteva tremolando nelle acque tranqullle del mare. V'erano in pronto le barche, e i barcaioli ci facevano invito coi remi sospesi nell'ar;a. La giovanile curiosità fu più forte della stanchezza, e ci gettammo alla rinfusa' in una ventina di quelle snelle barchette. Pigliammo il Jargo, vedemmo di lontano le case ammucchiate della città, che si levavano brune e distinte come fantasmi che sorgessero dall'acque, e a.vanti a noi la sterminata solitudine dell'Adriatico che ga.reggiava in un cupo azzurro col cielo. La vena d~lla po~s1a abbandona di rado il fiorentino, e si risveglia cop1osa quando lo trasportate in mezzo alle incantevoli scene della natura. Bastò che una voce limpida e argentina intonasse una nota canzone, perchè i compagni spar~i qua e là per il mare rispondessero ih coro. - Era l' Add~o del Giusti: ì l

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