Giuseppe Ma.zzini 35 politico- può vantare tanta eoerenza, tanta uniformità di concetti e d ' op~re in nn periodo d' ol~re quarant'anni! Certamente fu H suo lavor·o unito a quello di Garibaldi che segnarono il trionfo della nostr·a indipendenza nel secondo periodo delle guerre insurrezionali. Ma~zini era lo spirito delle rivoluzioni, Garibaldi n'era la forza, Mazzini era H filo dell'ac'(}ua incessante che rode le fondamenta all'edificio, Garibaldi e r·a la valanga che dalla cima dei monti distaccandosi e giù giù rotolando con· in.cess~nte e progressiva veem.enza, abbatte, di_ve-lle, disperde tutto che incontra.. Sen~a Garibaldi la libertà d'Italia sarebbe stata foi·se una utopia; senza Mazzini ' . Ga,ribaldi non avrebbe 3,vuto gli eserciti che la conquistarono Vog'liono dividermi da Garibaldi- scrisse Mazzini - ma i loro tentativi sono inutili: dissi e dico la verità a .Garibaldi, ma mio compìto è quello · di aprtrgli un campo di azione: mi aiuti il p~rtìto, e poi Garibaldi mi mandi al diavolo H giorno dopo l'a~ione.... Bisogna aprire un campo a Garibaldi~ e questo campo dovremo aprirlo noi. Garibaldi non cospira, nos. organ]z_zR., non inizia, Ga.ribaldi accorre dove si fa; se non iniziavamo un moto in Sicilia, GarJbald"i non andava a Marsala.... ma ci furono alcunl che "\i ollero far sorgere dissapori tra questi due colossi, ma, essi si intendevano ill un fine comune e bas-: a. « Tra Garibaldi e, me - protesta Mazzini - st:,. comune ad ambi tal cosa. cho e3si non possono vincere, il ricordo dei nostri anni giovanili, q_uando iMieme giura1nmo all'Italia, e il presentimento dell'avvenire. » Garibaldi stesso, i.n una sua lettera a Maz·zini, f~ chiaro che tra l'uno e l'altro esisteva pienissimo accordo e gli parla con rispetto e stima. Sentite questo brano: è Garjbaldi che risponde ad una lettera di MazZlnl : <c Circa a progetti non ne ho. Mi limito a riunir mezzi, mant~ner viva la speranza di presto insorgere e forti. Opinerei che voi fa,ceate lo stesso senza determinare più l l
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