Vita apologetica di Giuseppe Mazzini

Gùtseppe JYiazzini 23 versari la sua opera indefessa e potente, per rendere più facile e s0llcc!ta la redenzione della patr~ a, non è dunque una virtù ben superiore alla caparbia fermezza di non ceder mai, a patto mag~ri di riuscire dannoso, od inutile almeno ~ · Ma questo uomo così saggio, così ferreo di carattere e dt convinzioni, s·ingannava, si tradiva, o veniva frain- - teso~ Mazzini s'ingannò .rade volte, non si tradì mai, fl~ainteso fu sempre, perchè lo vollero fraintendere. Ma oggi che abbiamo tutta la sua vita per giudicare le opere sue, e quei tempi sono generalmente conosciuti. abbastanza, possiamo palpare la verità e dire a' suoi avversari - Signori, qui le vostre armi si spuntano, però che la verità è una sola. La lett_Bra a Carlo Alberto e quella a Pio IX, modelli di lingua e di stile, di nobili idee e rar:}) eloquenza, sono ironìe spìetate, che passarono H cuore dell'uno e dell'altro, come uno spHlo rovente. In quella e in questa, sotto il velo della s:çeranza c'è Ja sfiducia, sotto la lode c'è il biasimo, sotto rapparente legame dei concetti c'è st! ano il paradosso : e cjò tor;-1ava ben chiaro a .cui erano dirette. Credete voi che Maz.zini, il quale conosceva c0sì a fondo la storia antica e l'odierna; gl'intrighi dei potenti; la paur·a che avevano l'un degli altri i tiranni ; credete voi 2he sperasse rinascesse rrtalia per opera di un re o di un papa~ che un re od un papa, potesse scu0tere dal trono l'influenza di tutta Europa e di più secoli di schiavitù ? 1\lanco per sogno l E perchè allora scriveva quelle lettere? Egli le seri v eva per esporre di nnanzi al popolo l'assurdità delle sue spe~anze, le scriveva at tiranni - non per commoverli - ma per smascherarli; eò.-H popolo da essi tradito, deluso, sdeg11ato, si convinceva ~empre più .che .tutto doveva fare da sè, nulla mendicare e sperare dag i altri; e cosi si preparava, si stringeva in una sola volontà. E furono particolarment

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