Ernesto Mezzabotta - Il 1848

\ 52 , BIBLIOTECA PATRIOT'l'ICA l moltissim.i e forse d'altro; onde subito furono mutati i custodi, radd.oppiate le guardie . S'arrestava eziandio un trasteverino di mala fama, certo Gennaraccio; il quale da vari giorni lautamente banchett~va con man•o di amici suoi, prodigando un danaro : che non potea possedere. In un impeto di ira, avea gridato, minacciando, queste parole: - Alla processione di don1enica .ci manca poco. - E infatti parea che il demone del 16 e 17 luglio volesse tentare un'ultima prova, conturbando la procebsione. La .. guardia civica e forte milizia valsero a prevenire ogni l male; oltre a cui si scoperse a tempo una grossa bo~ba, collocata in Tra9Levere presso il corpo di guardia nazionale. « Ma le nuove di Terni, V1terbo, Macerata, Faenza, Bologna e quelle infine di Fe:t,trara, se davano pienamente a comprendere la vastità della t :·ama, l' arditezza e la possanza ignota de' nemici, svelavano la mano orditrice, palesavano l'estremo concetto; cadeva il misterioso velame, l' Italia trovavasi di faccia all' Austr~a, e 1 questo ringagliardiva gli animi tutti. » Sì, l'Italia si; trovava final mente di feonte ali' A ustr;a e le battaglie che si dovevano combattere; rappresentavano veramente la parte nobile, bella, grande, epica di quel tempo memorando. , ' Noi racconteremo queste purissime pagine della nostra storia. A quei dì la gente ~che aveva l' uso di dire << gli ' Italiani non si battono » mutò parere; e da quelle battaglie, da quelle vittorie, da quelle sconfitte nacque e, crebbe, rafforzata ·di sangue nobilissimo, l'Italia. ~··~ .... l l l '

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