Ernesto Mezzabotta - Il 1848

lr .. 48 BIBLIOTECA PATRJOTTICA t gto teatino sorvenne; ordiuò che s'illuminasse la pr03· ~ima chiesa di san~' Andtlea delle Frat te, e quindi accennò al popolo di seguitarlo nel tempio. E tutti accorsero per udire Ja parola di Dio. Egli insegnando quali siano i diritti e i doveri d'un buon popolano, tuonò nenlico del Signore ogni · nemico del popolo; tranquillò gli animi , avvertendo eguale la giustizia pee tutti, regnante P .io IX; addimostrò, cosa sacra essere la persona d'un reo venuto in potece della giustizta, essere un gra,ve delitto offender ~ a. E il popolo giurava non toccherebbe il Minardi; volea saperlo arrestato, vederlo; supplicava lo ~tesso padre si compiacesse·d'entrare in un oratorio, ove reputavasi nascosto l'imputato. Quegli soddisfece a . tale desiderio; e dùpo alcun tempo comparve suHa soglia dell'orator.o protestando, là dentro non ess~rvi alcuno, pro~ tnise nuovamente intera giustizia, ma chiedendo in ricambio mansuetud ne e quiete. Il p vpolo con plausi r ispose, seguitollo in gran pa.rte, gridando: - Viva il carJ.inlltle Ventura! « Ond'egli sarebbe il primo cardinale nominato dal po~ polo. « Inf't·attanto il Mip.ardi si rifuggiva in Toscana; ove alcuni esortavano H governo di Palazzo Vecchio non lo restituissero a q tiello di Roma, considerando Jl M in ardi mac(hiato di delitto politico ; altri tenevano 1' avversa sentenza, insegnando quel borghisiano incolpato d'un delitto comune. Il parere degli ultimi vinse e il Mi nardi n res ). ... « Il colonnello F.reddì , gran parte delle scjagure che insanguinarono , reggendo Gregorio, la Romagna ~ le Leadoni, giudice inesorabile che presiedendo le commis-

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