Ernesto Mezzabotta - Il 1848

40 DlBLIOTECA PATRIO'r'riCA ·-------- ----- --- - - - --- -- - ---- tesse, ma tino alla morte difen sor di (}li 8ma, lacile al l'ira . ma più al perdono, ammi ratote del beJlo e dei grande per natural sentimento, eloquente nella passione, e 111ando il ~uore gli parli, poeta, quindi Ciceruacchioe, i l popolo t11tto D l> n formano che una sola persona. Nato ci al popolo, non desideroso d' uscirne, modesto sempre henchè possegga oramai tal possanza morale che un principe Jo potrebbe Mvidiare; sempre negoziante di vino, d' onestà senza macchia, solerte e &.vveduto nei ~;rtoi negozi, ma largo e pietoso coi poveri, col1a sua vita privata Ciceruacchìo ·onora la sua vita politica. Avvenu1•ato così ne' suoi traffichi, benedetto nella sua famigliuol~. , amato da tutti i buoni, sorriso dal cielo ne'suoi desiderii, aH' avvenimento di Pio, nel!.'anima semplice pre- \ ~entì il glorioso avvenire di Roma, d'Italia, volle tra- - sf(_)ndere in ogni popolano le sue gioie e le sue credenze volle col suo esempio e colla sua parola sollevare i compagni dall' abbiettezza nella quale giacevano. Non prigioniero, non esule, sofferse co' prigioni~ri , cogli esuli; risantificata dal perdono la tiara, fu de' priini e più a1·- 1lenti a salutar cogli applausi il nuovo giorno; agli amnil;tiati soccorse, promosse ~le feste per l'amnistia; con altri cittadini intese a distruggere l'antica uggia tra romagnoli e romani, sostituendo vincoli e gare di fratel1anza; propose e aiutò qualunque magnanima dimostra- ?;ione di gioia, che onorando il pontefice valesse a diffonderne l' amore e la gloria, a ridestare nel · popolo il Rentimento della sua dignità, a ristaurare la grandezza .. del Cam!_)idoglio; e i cooperò di danaro non solo, ma con le stesse t1ue braccia a1le feste déll' 8 settembre, ad erigere quell' are o bellissimo, onde nel trionfo del mansueto ' , l l ~

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