Ernesto Mezzabotta - Il 1848

IL 1848 33 ------ -~ --------"------ slglio e tutti (,ran malb, il govetBo f1·ancese ci consolava sgridanduci impazientissimi ! Impazientissimi noi, noi che abbiamo aspettato tanto, noi che abbiamo intercesso un raggio di libero sole, una catena men greve, strascinando~i genuflessi dal 18.15 al 184:G di trono in trono, passando talvolta dalla 1·eggia, che prom.etteva, nel care~ r e, non di altro colpevoli che della strappata prornessa! << Le nostre giovinette speranze non contavano ancora un anno, quando a fortificarle, a segno di gratitudine e d1 piena fiducia, i Romani determinavano festeggiarle e notare con monumento, siccome conviensi ai nepoti del popolo latino, il giorno della loro nascita, l'anni ve1·sario dell'amnistia, atto solenne che trasmuta v'a le italiche sorti e del mondo, compiuto da quello che r iveste dell'armi l'uomo italiano. Semp_lice è l 'idea del monumento, che in uno C·Jngiunge la memoria del sacer dote di Dl o e del principe cittadino, la carità del pontefice che perdona e riforma, l'amore del popolo che sotto il suo manto r icovrasi. Su tre gradini si leva il basamento che p orta in - ciso da un lato il de~reto dell'amnist-ia, raffigura sugli altri in basso ilievo l'istituzit)ne ·della guardla civica, i l pontefice, ad esempio di Cristo, protettor de' fanciull) , e la commissione eletta alla r1form·l. de' codici. Siedono sugli angoli le quattro virtù, Prudenza, Carità, Fede e Giust~ .~ia, di questo modo l'artista significandole i~pirateici dei no bill atti, divine custodi dell'effigiate memorie . A cui succede un'altr-a base quatirata a marmo giallo che - in brevi ma feconde parole consacra il monumento, e su questa ba'3e grandeggia la ~tatua di Pio, che allarga il manto pontificale, quasi dicendo : - Alla mia oml ·ra ifugiatevi, oppressi! - Confidavas i l'opera allo scultore 3 - Il 184-8.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==