Mario Boneschi - Il Partito d'Azione e la democrazia

amministrazioni pubbliche italiane è nell'accentramento. Che o-li italiani debbano essere condannati a subire una b . burocrazia centrale onnipotente, e tanto lenta quanto pretenziosa, è concepibile soltanto con ·1a logica della struttura monarchica dello stato. 2) Le autonomie sono la scuola primaria della libertà. Esse educano il cittadino, lo abituano ad interessarsi della cosa pubblica, a capire i problemi concreti dell'amministrazione, a valutare gli uomini che sono al potere. L'autogoverno locale è stato il fattore principale , della dignità, forza, capacità dei popoli anglosassoni. L'accentramento è, al contrario, causa e germe di servilismo, avvilimento, soggezion~ supina al potere. 3) L'Italia è un paese vario, complesso, ed è necessario amministrarlo diversamente nelle varie regioni, le quali si trovano a livelli assai differenti di .civiltà, 'di economia, di maturità e di risorse. L'uniformità con cui la burocrazia romana ha sempre diretto il paese è fonte _ di ingiustizie, ha impedito alle regioni arretrate di progredire, ha seminato malcontento e disagio. Compare oggi in Italia l'ombra sinistra del separatismo, conseguenza dell'ottuso centralismo monarchico e del supercentralismo fascista. 4) Le autonomie creano un sistema articolato di libertà, una serie di barriere contro il despotismo. Esse portano la libertà a contatto del popolo, la concretano e la fanno vivere in forme tangibili, la fanno circolare negli affari minuti della vita locale. Cresce l'attaccamento popolare alle istituzioni libere e si aumentano gli organi che sono in grado di opporsi al despotismo. Le autonomie offrono po,ssibilità immense di lavoro: dalla creazione della regione amministrativa, vec41 B·blloteca Gino Bianco

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