Clara Zetkin, Henryk Walecki - Il Partito socialista italiano sulla via del riformismo

- 34- • collabor11,zione • a immagine di quella inglese, tedesca, francese, belga, ma la lotta di clàsse rivoluzionaria del proletariato per la conquista del potere e la instaurazione della propria dittatura. Il Congresso deve scegliere fra Marx e Kautsky, fra Vandervelde, Thomas, Henderson e Renner da un lato, Lenin e Trotzki dall'altro. Nessuna preoccupazione, nessuna paura che il • collaborazionismo • sia per dettar legge alla politica del Partito, - si assicurerà da più parti, specialmente dai massimalisti unitari, la schiacciante maggioranza del Partito si dichiarerà contro la teoria e la pratica della • collaborazione •. Ah! compagni, amici, l' esperienza mi ha fatta incredula come Tommaso dinanzi al valore impegnativo anche delle più bellè e più savie risoluzioni. Sfogliate la storia dei movimenti operai, della II Internazionale. Vi troverete comprovato come che le parole e i pensieri rivoluzionari non siano vincoli contro pratica- riformistica. Quanto spesso noi • radicali • nella vecchia socialdemocrazia tedesca ci illudemmo, con risoluzioni irriprovevoli, sulle quali non c'era nulla da sofistirare e da disputare, di aver salvato lo spirito rivoluzionario, di aver an:r;iientato il • :revisionismo •, l'opportunismo! Eppure noi dovemmo assistere all'agosto del 1914, al passaggio della socialdemocrazia dal rampo del proletariato internazionale, della rivoluzione, nel campo degli imperialisti nazionali, della • difesa della patria! • Noi fummo testimoni oculari della irresistibile deformazione della sociald~mocrazia in Partito borghese di riforma sociale. Pensate alle ottime decisioni e risoluzioni della II Internazionale, specialmente alle risoluzioni dei suoi Con~ di Stoccarda, Copenaghen e Basilea, sopra il dove,re del Partito · socialista di fronte al profilarsi di una guerra mondiale! B bhoteca Gino Bianco

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