Clara Zetkin, Henryk Walecki - Il Partito socialista italiano sulla via del riformismo

-35 - Che divennero, quando la tremenda cat1tStrofe si sca• tenò? Pezzi di carta senza valore. No, compagni, amici, se il Partito Socialista italiano vuole mettere alla porta il « collaborazionismo • per re• star fedele alla rivoluzione, gli occorre l'azione, la decisa, rigida a:.1iontt. Il Partito deve fr~ncam<>nte, apertamente, sinceramente separarsi dalla frazione dei « collabora• zionisti •, deve radiarli dalle sue file. Non deve, non può esservi alcuna comunanza con quelli coi quali non esiste più la comunanza dei principi, della tattica. La fra• zione della • collaborazione • è un tumore nel corpo del Partito, e non già un tumore innocuo, che si possa sop· portare, ma bensl, un tumore maligno, che si ingrossa a spese dei succhi sani e delle forze èorporali del Partito, e che quanto più a lungo vi rimane, tanto più sicuramente lo infetta e lo avvelena. Contro un tale male, non gjova alcuna « medicina interna • di dichiarazioni e di risoluzioni, giova solo l'operazione, l'estirpazione. Non dimenticate questo: non molto tempo addietro, i • collaborazionisti • erano un' gruppetto di • individualità• ; oggi essi sono una fra·zione compatta, che ha la direzione del gruppo parlamentare e da Livorno in poi ha dato il tono alla politica del Partito. Volete aspettare. finchè dom_ani, doman l'altro, la maggioranza del Partito giuri nella • collaborazione •? L'esclusione della frazione riformista non significa per voi assoggettarvi a un ordine esterno, alla tanto vilipesa « dittatura di Mosca •. È una necessità vitale per il Partito italiano, è per esso ques~ione di essere o non essere come forza rivoluzionaria, come rappresentante d'una politica proletaria rivoluzionaria. E appunto per ciò, decidendo tale questione voi deciderete ad un tempo anchef quella della vostra appartenenza alla III Internazionale. Questa non può tenere B blioteca Gino Bianco

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