Epicarmo Corbino - Marina mercantile italiana?

:warina mercantile itaUana? ---------- 79 tutto H litorale, come se le sovvenzioni fossero pagate per gli interessi di quest'ultimo! Le esigenze degli esportatori, che rappresentavano il punto di partenza, spariscono, e nessuno se ne ricorda più, e lo Stato disperde· le sue forze in una forma di attività destinata sin dall'inizio a completamente venir me.no al suo scopo. 47. - L'aver dimenticato che• le navi so.no mezzo e non fine ha poi un'altra conseguenza. Quand'<>un fine si manifesta inadatto o insufficiente ,a raggiungere uno scopo, Io si abbandona o Io si integra. Ciò vuol dire che quando, dopo aver sovvenzionato una linea per incoraggiare una CIOrrente di traffico, trascorso un oerto tempo, il tra-ffico si o,stina a non venire, è inutile ostinarsi a conservare la linea. Le linee devono creare il traffico e ,devono .sforzarsi di vivere facendo a meno della sovvenzione governativa; ciò che può otteners'i riducendola .annualmente di una percentuale preventivamente calcolata . Conviene poi lasciare all'armatore la scelta degli itinerari e del materiale navale più adatto all'esercizio, fissando la sovvenzione quale spesa a fondo perduto nell'interesse dJeZ traffico di esportazione, sotto forma di contributo di nolo per ogni tonnellata trasportata da uno -d•eiporti del Regno ad uno deii porti per i quali il commercio vuole essere f.avoritJo·. In questo modo, le iniziative private vengono lasciate libere di muoversi e di cercare il movimento commerciale con criteri di pura economia, senza temere che la concorrenza d'isperda gli sfor:ii facendoci assistere a duplicati di linee. · Quando la so,vvenzione è da·ta sotto forma di premio di esportazil()ne per ogni tonnellata 1 effettivamente trasportata, si -favorisce non tanto la marina mercantile, -· quan_to il commercio; e ciò perchè: 1.0 Si stabilisce automaticamente una regolarità di traffico per. dete11ninate destinazioni; ed a seconda del8 liote d Gino B1an "

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