Marina mercantile italiana? ----------109 pianto dell'industria dell'armamento sulla quale grava annualmente. coll'interesse del capitale impiegato e con la relativa quota di ammortamento. E' chiaro, perciò, che q1Ualunque aiumento. di reddito ottenuto dalle costruzioni navali con un aume,nto del valore delle navi, costituisce una maggiore spesa iniziale ed un maggiore onere annuale della industria dell'armamento, e che qualunque provvedimento diretto a limitare la libertà di acquisto delle navi, influendo sul loro •:-osto, costituisce un ostacolo allo svi1uppo della marina mercantile. Ciò, con buona pace dei nostri nazionalisti, accade aa.ppertutto, ed è per effetto di questo libero giuoco che si stabilisce l'equilibrio fra tonnellaggio e nuove costruzioni. Infatti la necessità dei trasporti provoca la richiesta di ùn tonnellaggio x che, ove sia inferiore ai bisogni, provocherà un aumento di no!d, il quale a sua volta determinerà una richiesta di nuove costruzioni. L'aumento -del costo delle nuove navi e la diminuzione dei noli, causata dall'intervento nella lotta del nuovo naviglio, a loro volìa scemano la convenienza -economica dell'dndustria dell'armamento ed infuiscono, deprimendola, sulla domanda di nuove navi, e c,osì via di seguito. Da questo risulta che perchè una marina mercantile fiorisca, basta soltanto che nel mercato mondiale ci sia la possibil-ità di acquistare navi .alle condizioni migliori di quel determinato momento, mentre a sua volta l'industria delle costruzioni navali, in tanto potrà f.iorire, in quanto i suoi coefficienti di esercizio siano tali da farla resistere alla concorrenza delle similari industrie e nazionali e straniere. Se dal campo generale scendiamo a quello particolare dell'Italia, noi osserviamo che il problema si presenta sotto :i seguenti aspetti : 1 ° Assicurare alla marina merca.ntile la possibilità di svilupparsi neJle migliori condizion:i. Occorre pertanto lasciarle la facoltà di acquistare le navi dovunque le trovi a buon mercato; Biblioteca Gino Bianco ,r
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