Luigi Carlo Farini - Al signor Guglielmo Gladstone

!O Ma a queste mormorazioni rispondono la lealtà di Vittorio Emanuele ed il senno del suo popolo. Essi sanno , che gli ordini rappresentativi sono potenti in Italia contro l'Austria forse più degli eserciti , c se pur non li rattenesse il dovere di essere scrupolosi mantenitori de' patti anche co' nemici, li ratterrebbero il rispetto alle Potenze amiche e la giusta estimazione delle condizioni europee, li ratterrebbe la civile prudenza, la quale comanda di non porre a cimento in disuguale lotta la forza della pubblica opinione , la quale deve vincerp, le ultime battaglie. Pur come ciò sia , sarebbe cosa assai singolare, e quasi direi umiliante per l'Austria , che essa fortissima d'eserciti , forte sul diritto positivo , non sentisse lena sufficiente a far fronte al picciolo esercito del re di Sardegna, od a vincere le sedizioni dei popoli italiani , che per ragione dei trattati le sono soggetti. Qual concetto potrebbe fare l'Europa della potenza austriaca, dove questa, anzieh è efficace a guarentire la fermezza dei patti comuni, si porgesse bisognosa del soccorso altrui per mantenere i possedimenti propri? E posto che la Cancelleria di Vienna, sentendo rimessamente della forza dell' Impero, stesse in vana apprensiOne, qual particolare ragione potrebbe avere la Gran Brettagna per obbligarsi ad espugnare Venezia o Genova nel caso che la dominazione au-

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