Luigi Carlo Farini - Al signor Guglielmo Gladstone

22 cagwne di preponderanza e di prepotenza politica : l'Italia non acquistò verun peso sulla bilancia degli Stati europei , anzi pcrdè tutto quello che aveva prima dell e guerre fmncesi , grazie alla repubblica di Venezia cd al Principato Subalpino. Da quel tempo in poi si avvicendarono continuamente le congiure coi supplizi, le ribellioni dei popoli colle occupazioni dell ' esercito austriaco, c questo solo frutto colse l'Europa, che la sua fattura le fu cagione d' infermità e di affanno continuo. Pur nella divisa Nazione erano germi di vita, i quali avrebbero potuto conferire alla securità ed alla quiete del consorzio europeo: erano il sentimento nazionale e la fede nei pl'incipii dell ' incivilimento moderno ; elementi di forza , che bene ordinati c bene indirizzati avrebbero potuto essere molto giovevoli alla sicurezza dell 'Occidente. Nel 1.8!~8 si vide che nissuna forza era nello artificiato congegno statuale fabbricato nel 18H>, ntssuna negl'istituti e negli ordinamenti governativi : tutto crollò e si disfece, direi quasi , ignobilmente. Soli i principii liberali cd il sentimento nazionale fecero qualche onorata prova: ne fecero gli eserciti , ne fecero i popoli, e.quando fuggirono Principi c Papi fece onorate prqve quella sola Famiglia regnante che stette in fede della Nazione. E quando la forza degli eventi eur~pei, le nostre maledette discordie e gli eserciti stranieri ebbero ri-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==