Tommaso Zauli Sajani - Il trionfo della grazia

65 Nell' ullimo connitto Assano il capo AI pello abbandonò: le inaridite Palp ebre un angiol gli lambì col dito: Tumefecero : tremula v' apparve, Poi spiccossi una lagrima, e cadendo, Nell'iride brillò della promessa. Nulla disse , ma trepida la mano Al Cavalier distese, e gli fe' cenno Di seguilarlo. Per gli avvolgimenti Dello speco rimbomba il passo armato Del Cavalier: le tenebre attraversa Dietro un lume d'amor: già del secondo Antro tocca la sogJia, e sovra I' orlo Che guarda il mare, incontro all'alba ei vede... Vede la tomba! Subito l'assale Un immenso desio : Precipitarsi E quel sasso abbracciar...ma lo ri tiene Delle profane cifre, oimè, la vista! Lento s'accosta: trae la spada: Assano lrnmobil, muto lo riguarda. Ei tocca Il marmo-il marmo si dischiude, e oh quali Maraviglie. inefTabili presenta! Come nell'ora in cui Dio la chiamava, Intatta ancor nel suo funereo letto, Quasi io un sonno angelico, posava La bellissima vergine, ricinta Del suo candor, ma io mezzo al bianco fronte Era segnata una vermiglia Croce,

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==