Tommaso Zauli Sajani - Il trionfo della grazia

55 Sotto la terra, e che sovente assiso A piè di quella tomba, ei guarda il mare Meditando i suoi casi, e la fortuna , .E le vicissitudini del mondo. Quivi della lontana Africa ei sente Lo spiro che favella, ed ei la vede Col desiderio che non ha speranza. Però dei giovanili anni ritorna Al sogno e tutto si commove :-"O sacre Sabbie infinite del deserto, o mio Destrier valore, o forti inni di guerra, O giorni di periglio e di trionfo, Deh, dove siete? Ah, tutti vi raccolse L' inesorabil fato intorno a questo Sasso, onorando a] par del sasso dove La santa orma del piè lasciò Giacobbe." E se deJl' aria nero peregrino Un nembo· romoreggia, e devo)vendosi Sul mare passa innanzi alla caverna, Colla rupe che rugge e che saluta La vicina procella, egli divide Un fremito di gioia; e mentre l' onda Cresce, s'incalza, si rigonfia sotto L' inferocito sibilar dei venti, Voluttuoso ei la riguarda, ei vive Nella voce del turbine, la voce Che alla tempesta del suo cor somiglia ; l Egli anela che il fulmine scoscenda, E il fulmine non tarda, e rintronando

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