Tommaso Zauli Sajani - Il trionfo della grazia

45 Velano a mezzo la pupil!a immota : Son composte le labbra ad un celeste Sorriso•. e par che col sorriso al padre Dica ~ oh come son lieta I Ma, qual suole, Le tenere sue braccia a lui non tende !.. Assan la chiama: non risponde: il bianco Fronte ei le tocca...e il ghiaccio al cor ne sente ! Con ambe man la scuote... la riscuote.•. ~fa stan le membra ÌlTigiditc! Rompe AJior dal petto sì potente un urlo Che il Ciel ferisce, e del rimbombo tremano Le valli e il mare. Tutto ei si prosterna Su lei, l' abbraccia; la solleva, e poi La scuote...ancora, ancor la chiama...Ahi, quanto Un disperato affetto, un furibondo Dolor gl'ispira, tutto ei tenta ; alfine, Quasi tolto di sè, sovra la morta l torti occhi incaverna e immobil resta. Come saetta in tempestosa notte, Orribile un sospetto gli attraversa La mente che vacilla.-" l maladetti L' avvelenaro .. e per i~cherno al padre La reser già cadavere l"-L'immenso Odio tutto tornò, tornò più atroce L'antica e formidata ira che il petto Contro lor gli rodea. Cou furibonda Mano stracciò il turbante, il raso capo Percosse e colla barba il suo) tre volte Toccando, scougiurò-" Nel vostro tempio,

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