Tommaso Zauli Sajani - Il trionfo della grazia

10 Dell' ospite cantar l' ultima accogli Voce che ti saluta e ti desia Una ventura che la sua somigli. Delle terre il destin non va diverso Da quel dei figli della terra. Un giorno Ricongiunta alla tua Madre sarai, La più misera sempre e la più bella Fra le figlie del Sole, i cui grand' occhi Or conversi al magnanimo P ASTORE, Brillan fra il pianto d' un sorriso, e il raggio Di sua pietà riflettono sul mondo. Come fra i ghiacci di squallido verno Le sne forze ristora , e nuovi germi Nelle profonde visc.ere prepara La natura; così sotto la veste Grave di ferro e il denso tenehrore Ond' era cioto, il nudo sen d'Europa Nel palpito di vita inturgidia. Sovra la cuna di novelli Eroi ~ Reli~ùon vegliava : enormi eolpe E severe virlù vi fean la danza De' Coribanti , perchè il vecchio audace Che vola e vola, e divorar la prole Si gode, nati appena non li sfaccia, ·E lor non vieti ingiovenir la terra. Cent' e cent' anni del deserto i figli Questa signoreggiaro Isola a cui

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