Antonio Graziadei - Il movimento operaio

- 21 - lario, sarebbe poi interessantissimo dimostrare nuovo esempio delle continue azioni e reazioni che intercedono fra tutti i fenomeni economici e sociali - come l'organizzazione OIJCra.ia sia essa stessa un potentissimo fattore del prog-resso economico. Mi basti qui ricordare che le esigenze degli operai, tendendo a ridurre, almeno in potenza, e finchè tutte le altre circostanze rimangono costanti, il profitto degli imprenditori, costituiscono per questi un validissimo stimolo alla introduzione di mezzi sempre pit1 perfezionati di produzione. D'altra parte - estrema riprova della legge di interdipendenza a cui abbiamo tante volte accennato - se una produttività più intensa importa uu salario più elevato, ogni ulteriore aumento di quest'ultimo tende, per sè stesso, a determinare una nuova intensificazione della produttività del lavoro. Ogni miglioramento nella situazione materiale dell'operaio, permettendogli cli procurarsi una nutrizione superiore per quantità e qualità, di soddisfare bisogni pitL varì ed elevati, di dedicare· un tempo più largo alla propria istruzione, lo rende atto gradatamente a compiere uno sforzo fisico e psichico sempre maggiore, ed a seguire con crescente elasticità le continue modificazioni dei processi produttivi. Si verifica, così, un fatto che potrebbe parere, a prima vista, paradossale: il fatto per cui gli imprenditori possono, entro certi limiti, spender meno, quanto più pagano i loro operai; per cui, in una parola, i salarì piLLelevati diventano i più economici. A suffragio di questa appàrente inversione economica, milita oramai l'esperienza de' principali industriali contemporanei, la convinzione dei maggiori economisti. Fra le innumerevoli testimonianze che potrei citare a tale proposito, una sola ve ne ricorderò, ma recentissima e cli non piccola eloquenza. Circa due anni or sono, un milionario inglese assai pratico cli affari, il sig. A. Mosely, attuò un geniale e nobilissimo progetto. Ben conoscendo i continui 1Jrogressi industriali con cui il Nord-America minaccia il secolare primato dell'Inghilterra, egli pensò che sarebbe stata efficace opera di educazione chiamare gli stessi operai inglesi a studiare le cause cli un così grave fenomeno. Raccolse a tale scopo una Biblioteca Gino Bianco

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