Antonio Graziadei - Il movimento operaio

] ' - - IV. Accennato, così, ad alcune fra le più interessanti manifestazioni delle tre principali forme del movimento operaio, mi affretto verso quello che costituisce, dal punto cli vista teorico e pratico, il fondamentale tra i. problemi che ci incalzano. Può veramente il movimento opernio migliorare le condizioni economiche de' suoi attori? E. se lo può, incontra dei limiti nella sua applicazione? !!:, se dei limiti gli si frappongono, quali sono essi? Nella precedente esposizione delle pitt importanti manifestazioni del fenomeno, una risposta a tali domande - specialmente alla prima - era già implicita. Abbiamo visto in vero che, per esempio, la legislazione sociale e la resistenza - cioè ùue fra le sue pii1 tipiche forme - si dimostrano feconde di utilissimi e duraturi risultati. l\fa quello che importa ora è cli affrontare il problema direttamente, controllando l'osservazione al lume della dottrina, e coordinando il particolare fe. nomeno che ci interessa alle leggi economiche più generali. Le questioni poste non hanno, natural111ente, alcuna ragione di essere, in rapporto all'affermazione mutualista del movimento operaio. La previdenza e la cooperazione non costituiscono, per sè stesse, istituti esclusivi della classe lavoratrice. Ogni cl,issc può praticare, e pratica, così l'una come l'altra. Esistono - è vero - per ogni classe atteggiamenti speciali di entrambe; ma i problemi essenziali che le riguardano, anche in rapporto ai limiti della loro applicazione, conservano presso tntte la medesima natura fondamentale. La seconda forma del moto operaio, invece, in quanto si riferisce alla legislazione sociale nel campo economico, e tutta la terza, la resistenza economica, presentano un carattere assolutamente specifico cli classe. Gli operai della grande industria,· in quanto appunto sono operai della grande industria, BibliotecaGino Bianco

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