La fede nei trattati, le potenze segnatarie e l'imperatore Napoleone III

-61 - 1 presidii di Bologna e di Ancona sono stati rinforzati. Ma ciò che è assai più grave, l'Austria ha concentrato sulle nostre frontiere cons iderevoli forzé : essa ha inviato tra l'Adda ed il Ticino, e soprattutto tra Cremona, Piacenza e Pavia, un vero corpo di operazioni che certamente non poteva esser destinato a mantenere nell' obbedienza queste città di una importanza affatto secondaria. Durante alcuni giorni la sponda sinistra del Ticino presentò l'aspetto di un paese in cui la guerra sta per . . 1scopp1are. I villaggi furono occupati da corpt distaccati i dappertutto si preparano alloggi e si presero misure pe r formare dei magazzini. Perfino sul ponte di Buffalora, che segna il limite dei due paesi, furono poste sentinelle avanzate. Non parlo dei minacciosi discorsi fatti pubblicamente in Milano ed in altre città dalla maggior parte degli ufficiali austriaci, non eccettua ti quelli che coprono grad i più eminenti , giacchè so che non si deve sempre far risalire ai governi la responsabilità del linguaggio adoperato dai loro agenti . Ma credo dover far rtmarcare il ricev imento fattosi in Venèzia alle truppe giuntevi da Vienna, l'ostentazione colla quale si fanno a Piacenza vasti preparativi, occupando fortilizi costrUILI m oppostztOne ai trattati che da qualche tempo pareva s1 fossero negletti.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==