La fede nei trattati, le potenze segnatarie e l'imperatore Napoleone III

-GOstato disconosciuto in Italia, non è certamente alla Sardegna che potrà muoversi l'accusa della benchè minima infrazione agli esistenti trattati Questo spirito di moderazione, da cui furon improntati finora tutti gli atti del governo del re, fu apprezzato da tutte le persone imparziali e dall'opinione pubblica in Europa . Ma in ora gli straordinari provvedimenti militari presi dal gabineLLo di Vienna, e che sono evidentemente rivolti contro la Sardegna, le cui forze militari sono relativamente assai deboli paragonate a quelle dell' Austria, costringono il governo del re a premunirsi, senza uscire dallo impostogli riserbo, contro un pericolo che può diventare imminente. Questi provvedimenti sono conosci uti dall'Europa; credo tuttavia doverli rapidamente enumerare. ~ei primi dì di Gennaio, prima che il re avesse pronunciato il discorso d'apertura della nuova Sessione legislativa , il gabine tto di Vienna annunziò nel suo foglio ufficiale l'invio in Italia d' un corpo d~ armata di 30 mila uomini: questo corpo aggiunto agli altri tre, che vi sono acquartiera ti in permanenza, doveva portare l'armata austriaca ad una cifra sproporzionata con quella che può richiedere la conservazione dell' ordine e della tranquillità interna. l\lentre si spedivano con istraordinaria rapidità queste truppe nella Lombardia e nella Venezia, si videro arriva re ad un tempo battaglioni-frontiere, i quali non escono dalle loro contrade che in caso di guerra.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==