La fede nei trattati, le potenze segnatarie e l'imperatore Napoleone III

- 59grav i e più imminent i, tuttavia la condotta del governo del re fu sempre informata ad unò spirito di convenienza e di ri serva che tutte le persone di buona fede non potrebbero ricusare di riconosce re. Se il governo di S. },1. respinse altamente le pretese dell' Austria, la quale esigeva che fossero modificate le istituzioni dello stato , non assunse a di lei ri gua rdo un contegno ost ile che a'lorquando il gabinet to di Vienna credette dover cogliere un pretesto giudica to futile da quasi tutti gli statis ti d' Enropa per rompere clamorosamente le relazioni di plomat iche colla Sardegna. La Sardegna si limitò a rammentare di quando in quando ai gove rni co i quali mantiene relazioni di amic izia le tristi prevision i che i fatti giornalment e ve riGcava no ed a richiamare la loro soll eci tudine snll e condizioni dell a peniso la. · Essa non ba mai nascosto le preoccupazioni c la simpa ti a che le inspira lo stato della maggior parte delle provi ncie ital iane. Ma quando credette dove rle pubbli camente manifestaré, lo fece con riserbo e convenientemente. Col suo esempio, colla sua condotta nell' ulti ma guerra e nel Congresso di Parigi , col manifestare il suo interesse e la sua commise razione verso le popolazioni italiane. la Sardegna s i sforzò di ricondurre la speranza, la pazienza e la. ca lma in mezzo all a di spera zione , all ' impazienza , all' agitazione. Essa s i astenne colla mass ima cura dal rappresentare una pa rt ~ provoca tr ice, e se il dir itto pubb lico è

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