La fede nei trattati, le potenze segnatarie e l'imperatore Napoleone III

-62-· Al cospetto di disposizioni così mmaccwse per noi il paese si è commosso. Confìdente nel patriottismo del re e de l suo governo, rimane tranquillo, ma vuole che s1 pens1 a metterlo in grado di aiTrontare le eventual ità che un tale accrescimento di forze per parte dell'Austri a può far presagire. È a questo scopo che il ministero si è deciso a richiamare in Piemonte i prcsid ii stabilit i in Sardegna e al di là delle Alpi, cd a richiedere alle Camere la facoltà di contrarre un prestito. Quest' ult ima domanda che sarà, io credo, acconsentita, provando alla nazione, che il governo ha la coscienza de i dover i, che la sicurezza e l' onore del paese gli impongono , manterrà la tranquilli tà negli spi ri ti , e ci permetterà di aspettare con calma le future eventualità. Spero che non VI sar~\ difficile il convmcere personagg i politici con cui siete in relazione , che i provvediment i suindicati pres i in uno scopo escl usivamente di - fe nsivo, !ungi dal racchiudere una minaccia per la tranqui ll ità europea , avrebbero per risul tato di ca lmare l' agitazione in Ilalia, e di rassicurare gli spiriti facendo rinascere la fìdncia che il Piemonte, for te del suo buon diritto, c soccorso dagli alleati , che la gi ustizia della sua causa può sola procurargli, è pronto a combattere qualsiasi elemento di disordi ne nella Penisola da qual unque parte provenga sia da ll'Austria, sia dalla rivoluzione.

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