La fede nei trattati, le potenze segnatarie e l'imperatore Napoleone III

-50Alberto, fu quasi unanime. J... a Lombardia , e la Venezia a seguito rli questo voto_, appartengano dunque, non all'AusLt'ia, ma al Piemonte; è Vittorio Emanuele, che è il loro sovrano di diritto. Se questo voto non si eseguisce, si è perchè è soffocato dalla v iolenza , e dalla diserzione della fede giurala a Parigi in faccia all'universo, da Francesco 1_, Imperator d'Austria. La Francia unita al Piemonte dal sangue prezioso, ., che egli ha versato in Crimea, non può , nè deve vo lere, ed ella non vuole, che il martil'Ìo del Pi emonte si eterni. E la Ft·ancia non soffre ella pure forse un martirio? tJ n armata di 500,000 uomini , una flùlta a livello di quella d ' ogni altra potenza, un budget in proporzione; in conseguenza una burocrazia numerosa, l 'opera della decentralizzazione ritardata; e tutto c iò pet·chè la Francia si trova in presenza dell 'Europa armata! Armata, perchè governi e nazionalità non corrispon"dono _, armata, perchè il governo che corrisponde meno coll e nazionalità non ne re go la alcnna ; armata, pcrchè la fede del 18,15 è obliata , perchè non si ha religione che per la lettera, e pet·- c he se la Francia non era in piedi e ~on poteva parlat'e alto, la speranza dell e libertà svanirebbe! Non è questo un martirio? · Altra volta erano le rivoluzioni, che precorrevano i governi. Con Napoleone I II è il governo, che precorre le rivoluzioni. Abbisognava la moderazione per acquistare la forza, e possedere così i mezzi per compiere l'alta e santa missione della Francia fra l e nazioni .

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