La fede nei trattati, le potenze segnatarie e l'imperatore Napoleone III

-46Tries te, e l'appoggio morale delle potenze occidcntnli, la questione italiana sarebbe di già ri soluta. Ciò che non è stato fatto potrebbe ancora esserlo, e produ1Te la riabilitazione del re.. l/atto della Santu Alleanza è una obbligazione per lui, come per le allrc potenze segnatarie. Non è egli un dovere di coscienza, di cui esso dovrebbe alfine rammentarsi? In presenza di quest'a tto, ogni altro patto è nullo. Esso è il solo p rincipio in ,·igorc: la fraternità, l'amore, la fclicitù de lle nazioni . .Egli non ha oggi a temert- per pnrl e della lfrancia in te nzioni ostili. Ln Francia, oggi, uon è la Uepubblica; è l'Impero>la pace, la moderazione, il progresso sostenuto dalla giustezza delle vedute; dalla longanimità dei procedimenti . B.istori il~suo liberalismo rlel1831, ridivenga ciò che era allorquando colpì il IUarchese di Favare, sbirro insozzato di sang·ue e di t1·adimento ; allorquando inviò il suo fratello Leopolùo, " icerè in Sicilia; allor·quando alzò il ponte sul Garigliano, inaugurò in Italia le strade di ferro, distrusse in Sicilia gli avanzi del feudali smo ; allorquando sotto l'ispirazione d'nn uomo di · buona fede , ill\linistro della Giustizia Niccola Parisio, la pena di morte fu per lungo tempo come abolita nel re gno, e che egli passaggim·a solo a fianco della sua cara , e pi etosa M.aria Cr istina, in mezzo alle popolazioni, che si accalcaYano per fe steggiarlo. Ridivenga qual era. La Francia, il soldato di Dio, di Dio: che benedice il pentimento, la Francia è dietro a lo i ; egli non avrà nulla a temere dall' Austria . !\la egli ha tutto a temere tia un regime , che, in riguard•l del suo giuramento del 1848, dell'ad esione del suo avo all'atto de' 24 Settembre 1.815, Io costituisce. spergiuro, e attiva su lui la punizione di Dio.

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